Cantieri Navali: è ora di intervenire sull'”affare” delle concessioni demaniali

Nel corso dell’incontro svoltosi ieri in Regione sul futuro dei Cantieri Navali di Pisa l’assessore regionale Simoncini ha sollecitato Comune e Provincia di Pisa ad avviare al più presto il confronto con la Navicelli Spa in merito alla questione delle concessioni demaniali. “Il ruolo della Navicelli è decisivo per favorire la positiva conclusione della vicenda – ha sottolineato  Simoncini– e la Regione è disponibile a dare il proprio contributo”.

 

Sottoscriviamo e facciamo nostra questa richiesta dell’assessore regionale, visto che da oltre 3 anni abbiamo segnalato all’interno del Consiglio Comunale questa procedura anomala in merito alle concessioni demaniali per i Cantieri Navali di Pisa, denunciata più e più volte dalle stesse organizzazioni sindacali e dai lavoratori senza però che l’Amministrazione Filippeschi facesse nulla. Infatti nel caso dei Cantieri Navali siamo in presenza di una sub concessione che nei fatti è stato uno degli elementi di ostacolo per la chiusura positiva delle trattative. Titolare dell’assegnazione delle concessioni demaniali, della loro gestione e controllo nell’area dei Navicelli a Pisa è infatti la Navicelli Spa, una società interamente a capitale pubblico partecipata al 33% dal Comune di Pisa, al 33% dalla Provincia di Pisa e al 33% dalla Camera di Commercio.

 

La Navicelli Spa ha dato la concessione dell’area dei Cantieri Navali di Pisa alla “Cantieri di Pisa Porta a mare Srl”, il cui rappresentate legale è Antonio Sostegni. Si tratta di una società che, oltretutto, da anni ha smesso qualsiasi attività produttiva nell’area. Sostegni paga per la concessione 300 mila euro l’anno alla Navicelli Spa e poi la dà in subconcessione a 800 mila euro, attraverso un pagamento effettuato in base ad un canone trimestrale di 200 mila euro, il che consente a Sostegni una rendita  di 500 mila euro l’anno senza svolgere nessuna attività.

 

A questo si aggiunge un’ulteriore aggravante. La Navicelli Spa ha deciso di rinnovare la concessione a Sostegni senza procedere alla gara, come invece previsto dalla legge, nel 2010, quando già la crisi dei Cantieri Navali era in corso e una scelta differente avrebbe potuto favorire un’operazione di acquisto e salvataggio dell’attività. Anche su tale vicenda in questi anni sia la Navicelli Spa sia il Comune non hanno mai dato alcuna risposta. E’ sempre risultato evidente, quindi, che l’onerosità della subconcessione non ha mai invogliato un soggetto industriale realmente interessato all’acquisto, di fatto dilatando i tempi per una soluzione positiva della vicenda e complicando drammaticamente la situazione di crisi dei lavoratori dei Cantieri Navali.

 

A nostro giudizio le concessioni demaniali non possono essere oggetto su cui poter effettuare speculazioni e per questo ribadiamo ancora una volta che la concessione dell’area dei Cantieri Navali di Pisa, come ha evidenziato anche l’assessore regionale, torni ad essere di pertinenza esclusiva di chi svolge un’attività produttiva, nello specifico i Cantieri Navali di Pisa stessi, con un canone concessorio equo e non gravato da subconcessioni così onerose. Ad oggi però nonostante le ripetute promesse e i reiterati annunci di verifica da parte dell’Amministrazione Comunale non è stato fatto nulla per fare chiarezza e mutare una posizione inaccettabile che di fatto grava sulle spalle di lavoratori da anni in cassa integrazione.

 

Per queste ragioni presenteremo un atto urgente al prossimo Consiglio Comunale perché si ponga fine a questa situazione e si cambino le regole, chiedendo conto delle scelte fatte dai vertici della Navicelli Spa in questi anni. Chiederemo al contempo se sussistono altre situazioni come quella dei Cantieri Navali di Pisa, e proporremo l’introduzione del vincolo di rilascio esclusivo della concessione solo per chi svolge effettivamente un’attività produttiva nell’area.

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