Con grande clamore negli ultimi giorni, il Sindaco Conti ha annunciato che anche a Pisa ci sarà una Casa della Salute, nello storico presidio di via Garibaldi. Lo dice e promette percorsi personalizzati, team multidisciplinari e continuità assistenziale.
La situazione è ben altra rispetto a quella sventolata dal Sindaco, che è già in piena campagna elettorale.
Se fosse un annuncio realistico ne saremmo felici dato che nella Zona Pisana inspiegabilmente non c’è nessuna Casa della Salute: mentre in Toscana ce ne sono già 79 , la prima di queste risale addirittira al 2003, quasi vent’anni fa.
L’aria da propaganda elettorale si sente, eccome: quello che a settembre succederà sarà ( forse) un trasloco . Il secondo piano del presidio di via Garibaldi verrebbe, infatti, sgomberato dai servizi di Riabilitazione per lasciare i locali vuoti e pronti ad ospitare quei medici di medicina generale che sceglieranno di trasferirvisi per qualche ora della giornata . Questo è lo stato attuale delle cose come emerso grazie alle audizioni da noi richieste in Seconda commissione consiliare permanente: non è ancora definito il numero dei medici, le ore e soprattutto le loro funzioni. I vertici della Asl hanno fornito informazioni generiche: forse si occuperanno di vaccinazioni, oppure di malattie croniche, oppure di prevenzione, ancora non si sa. Dipende dagli accordi con i Medici di Medicina Generale, dipende dai professionisti che saranno dispobili ad andare, chissà. Manca sostanzialmente un progetto, una’idea di servizio; mancano protocolli, accordi, atti istituzionali.
“La Casa della Salute è la sede pubblica in cui la comunità locale si organizza per la promozione della salute e del benessere sociale e dove trovano allocazione, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie e sociali per una determinata e programmata porzione di popolazione” . Questa la definizione che ne diede Bruno Benigni nel 2003, l’inventore delle Case della Salute.
Sta quindi per nascere davvero un servizio a cui accede il cittadino e la cittadina che trova risposte integrate e mutlltidisciplinari ai suoi bisogni di salute? Un luogo dove la sanità territoriale mette al centro il cittadino e i servizi si muovono proattivamente verso la comunità?
La realtà ad oggi è che un trasloco viene chiamato Casa della Salute, niente di più.
Il PNRR nella missione 5 prevede infatti l’attuazione di 1288 ” Case della Comunità”, di cui 80 ubicate nel territorio della regione Toscana da realizzare ento il 2026 con risorse pari a due miliardi di euro, su un bilancio pari a 15,63 miliardi per la Missione Salute.
Per la struttura di Via Garibaldi è previsto un investimento di 1.500.000 euro e per il presidio di Marina di 400.000. Molto bene, ma il Pnrr finanzia solo mura e strutture, e questo non vuol dire servizi. Anche qui, non c’è alcuna previsione di potenziamento del personale, nessun progetto, nessuna risorsa per assumere un medico, un infermiere, un’assistente sociale.
Per ultimo, ma non per importanza, a Pisa, come sul piano nazionale, i medici di medicina generale non hanno ancora fatto sapere se intendono modificare le convenzioni con le usl e permettere il loro inserimento nei presidi distrettuali. Le trattative sono a un punto morto e al cittadino, che dovrebbe essere al centro della sanità territoriale, al momento resta solo la propaganda.
Una città in comune
Rifondazione Comunista