Centraline per monitorare qualità dell’aria: un intervento non più rinviabile

A seguito dell’ennesima denuncia da parte delle cittadine e dei cittadini di Calambrone per i cattivi odori che si sentono, ormai da mesi, nella zona a causa della vicina zona industriale, l’Arpat finalmente chiede in via ufficiale alle istituzioni le risorse per installare una centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria.

Sono anni che ci battiamo, con gli abitanti di Calambrone, Porta a Mare, Riglione e Oratoio, affinché il Comune e la Regione stanzino le risorse necessarie per installare queste stazioni, in questi tre punti critici della città. Tanto il centrosinistra prima, quanto la destra adesso hanno bocciato, in Consiglio comunale, tutte le nostre proposte per stanziare questo finanziamento, indispensabile per garantire la salute della cittadinanza.

Oggi anche l’Arpat, a fronte di una situazione ormai insostenibile, avanza questa stessa richiesta, davvero non più rinviabile.

Il sindaco Conti e la maggioranza a parole hanno affermato di voler mettere al centro le periferie: in realtà, su una questione così importante, proprio le periferie della città sono totalmente ignorate.

In questi mesi il nostro gruppo ha inviato a più riprese segnalazioni ad Asl, Arpat e vigili del fuoco denunciando le maleodoranze a Calamborne, chiedendo interventi fermi e risolutivi nei confronti delle attività produttive che inquinano. Anche su questo l’amministrazione Conti non ha mosso un dito, al di là delle solite dichiarazioni e delle solite vuote promesse. Per noi la salute, la qualità dell’aria e la tutela dell’ambiente sono delle vere priorità, su cui investire.

A fronte delle 7 centraline di monitoraggio attive fino al 2007, oggi a Pisa ce ne sono solo due: quella di via del Borghetto e quella dei Passi. Eppure, conoscere meglio e monitorare cosa respiriamo costituisce una base essenziale di dati per intervenire – sul traffico veicolare, sulle attività produttive e su altri fattori inquinanti – e garantire concretamente agli abitanti di Pisa aria pulita e, dunque, la salute.

È, infatti, solo su accurate basi conoscitive che si possono sviluppare gli strumenti e le politiche per tutelare la salute della popolazione, come richiesto anche da comitati di quartiere, associazioni ambientaliste e singoli cittadini, che chiedono di essere correttamente informati sulle condizioni della qualità dell’aria che respiriamo.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione comunista – Pisa Possibile

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