Centro Sportivo a Gagno: ennesima occasione persa.

Il Consiglio Comunale si appresta a votare la variante urbanistica che consentirà, se approvata, di procedere alla realizzazione di un centro sportivo da parte della società del Pisa Sporting Club, proprietaria delle aree in questione.

Ancora una volta si sarà persa l’occasione di fare un ragionamento urbanistico all’altezza della nostra città. Partendo dal presupposto che una società sportiva importante, come è ed ambisce sempre di più ad essere il Pisa SC, ha bisogno di un centro sportivo adeguato, si trattava, a nostro modo di intendere il governo del territorio, di aprire una discussione partecipata su quale fosse la miglior collocazione possibile, contemperando le diverse esigenze che coesistono in città (ad esempio nelle aree adiacenti agli impianti del CUS, altrettanto vicine allo stadio e già destinate al verde sportivo).

Invece si è preferito far decidere ai privati “il dove”, con l’acquisto dei terreni, e “il come”, con la presentazione di un progetto preliminare su quelle aree. In questo modo la discussione è stata chiusa, si poteva essere solo pro o contro, amici o nemici, senza spazio per la discussione nel merito.

Ma, sempre con l’obiettivo del bene della nostra città, non abbiamo rinunciato e abbiamo provato comunque a dare il nostro contributo, presentando diverse osservazioni alcune delle quali parzialmente accolte, per rendere compatibile la realizzazione di quanto si chiedeva (il Pisa Training Center) con le esigenze ambientali (la permeabilità dei suoli), culturali (la valorizzazione del tumulo etrusco), di qualità della vita (il parco pubblico e la tutela del cimitero).

Secondo noi, infatti, il progetto presentato dalla società pecca di gigantismo, essendo più grande dei centri sportivi di società ben più grandi. Con un ridimensionamento, come avevamo proposto, avrebbe, invece, potuto essere reso compatibile con la presenza di un parco per la cittadinanza, mantenendo più distanza dal cimitero, evitando conflitti tra gli utilizzi, e realizzando un percorso di collegamento tra il parcheggio di via Pietrasantina e il tumulo etrusco, gioiello sconosciuto ai più, che sarebbe potuto entrare nell’offerta per i turisti che giungono nel parcheggio.

Purtroppo l’amministrazione si è rifiutata di aprire questa discussione, con la retorica di non far perdere tempo alla società, quando poi, come facilmente prevedibile, tutti gli annunci di imminente avvio dei lavori sono state smentite dalla realtà. E ancora lo saranno, perché una volta approvata al variante dovrà essere presentato e approvato un piano attuativo e successivamente rilasciato un permesso a costruire: l’idea di cominciare a Giugno ci sembra irrealistica, così al pari di altri annunci precedenti.

Rimaniamo con l’amaro in bocca per l’ennesima occasione sprecata per immaginare, invece, un futuro davvero all’altezza della nostra città

Una città in comune

Rifondazione Comunista

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