Cgil contro i tagli: servono infermieri

venerdì
11 maggio 2018
Testata:
REPUBBLICA FIRENZE
Pagina:
IX

La sanità

Giorgetti “sveglia” la Regione: “Il governo riduce i finanziamenti mentre Asl e Gareggi sono sotto organico”

MICHELE BOCCI

«In questo momento nella sanità toscana ci si inventa di tutto pur di non assumere il personale». Il segretario della Funzione pubblica della Cgil di Firenze, Alessandro Giorgetti, dice la sua su questi mesi difficili per il servizio sanitario toscano, illustrando la situazione delle aziende del capoluogo. «Il punto di partenza però è la causa di tutto questo, cioè la norma nazionale che prevede di tenere la spesa del personale al livello del 2004 ridotto dell’1,4% – spiega – Tutto nasce da lì». Tra quanto sta avvenendo a causa di quella norma, che obbliga la Toscana come le altre Regioni, a presentare i numeri nel 2020 pena la mancata assegnazione di un fondo economico, Giorgetti mette il quasi blocco del turn over. «Figurarsi che le assunzioni già deliberate per il turn over del 2017 non sono state fatte tutte. Alla Asl Toscana Centro mancano ancora 100 infermieri e 50 operatori sociosanitari, oss. A Careggi nell’ottobre scorso erano state previste 100 assunzioni per ora ne sono state fatte solo una trentina. Questo crea grandi difficoltà a tenere in piedi servizi che sono già all’osso».

Secondo Giorgetti, la Regione ha fatto bene a ricorrere alla Corte Costituzionale contro la legge sul tetto di spesa per il personale. «Però ci sono realtà come Emilia, Veneto e Lombardia che hanno fatto un accordo sul federalismo differenziato e hanno maggiore autonomia finanziaria in quella voce di spesa. La Toscana deve fare una battaglia politica per abbattere quel vincolo, perché sta portando a un depauperamento continuo del sistema pubblico».

Tra i casi citati dalla Cgil c’è anche un «preoccupante rallentamento dei concorsi», ad esempio quello per gli operatori sociosanitari. «E poi aumentano i servizi dati in appalto ai privati. È il caso delle cure intermedie di Montedomini e dei prelievi domiciliari – dice ancora Giorgetti Ci sono costi più alti perla collettività e di contro i servizi servizi sono svolti con un lavoro che ha meno diritti e salari più ridotti». Non piace, e questa è una cosa ormai nota, l’idea di fare un’agenzia regionale del 118, della quale si sta discutendo proprio in questi giorni. Il sindacato teme che il personale, infermieri e medici, che passa a quel nuovo ente finisca poi per essere affiancato anche da professionisti messi a disposizione dal privato sociale. «Poi c’è stata la scelta della Asl Centro di comprare prestazioni ambulatoriali presso i privati e della Regione di acquistare in regime di intramoenia prestazioni chirurgiche quando ci sono attese troppo lunghe. Eppure proprio il governatore Rossi appena due anni fa diceva che l’intramoenia voleva abolirla».

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