Che fine ha fatto il Piano Strutturale dell’area pisana? Quanto ci costa?

Nel 2009 i Comuni dell’area pisana (Pisa, Calci, Cascina, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che prevedeva un più forte coordinamento nelle politiche di pianificazione territoriale, ed in particolare la redazione di un Piano Strutturale condiviso che armonizzasse i singoli strumenti urbanistici dei singoli Comuni.  L’intento era senz’altro positivo, ma i contenuti presenti nel Documento preliminare d’indirizzo (e relativi allegati) del Marzo 2013 hanno destato ben più di una critica, tanto che ancora non sono stati condivisi da tutti i Comuni e il Piano appare in una situazione di stallo.
Inoltre molti Comuni saranno a breve interessati da scadenze elettorali con possibili cambi di amministrazione.

Alla luce di tutto questo a fine novembre dello scorso anno il Sindaco di Pisa Filipppeschi ha deciso di rinnovare l’incarico di responsabile dell’ufficio del Piano Strutturale d’Area con un contratto fiduciario (cioè senza alcun bando) a Giuseppe Sardu, dal 2 dicembre 2013 al 30 ottobre 2015: incarico che Sardu aveva già ricoperto negli ultimi anni. Come è noto a tutti ,Sardu, le cui qualità e competenze non sono qui messe in discussione, ricopre già un ruolo molto delicato e di grande responsabilità, in quanto è presidente di Acque Spa. Ci risulta quindi poco comprensibile la ragione per cui il Sindaco decida di dare a chi è già oberato di un importante e gravoso incarico, un ruolo così delicato rispetto ad un progetto che, vista la situazione di stallo in cui si trova, avrebbe bisogno di ben altre energie e tempo di quelle che lo stesso Sardu può realmente dedicarvi. Troviamo inoltre che dare a chi ricopre un ruolo di presidenza in una società partecipata anche un altro incarico sia assolutamente sbagliato, a maggior ragione trattandosi di un incarico con una retribuzione superiore ai 50 mila euro all’anno, se pur ripartiti tra i Comuni dell’area pisana.

La nostra, ci teniamo a sottolinearlo, non è una critica personalistica nei confronti di Sardu, anche se ci auguriamo che rifiuti questo nuovo incarico, ma riguarda un modo di operare sia per quanto riguarda l’elargizione degli incarichi, sia per come viene condotto il tema specifico del Piano Strategico dell’Area Pisana.

Infatti questo progetto, su cui si sono state basate campagne elettorali e decine di slogan, è fermo, e mai è stato fatto un bilancio delle ragioni che stanno determinando questa situazione e dell’efficienza con cui sono stati spesi questi soldi. Prima di procedere ad un nuovo contratto fiduciario si sarebbe dovuto fare un bilancio pubblico dell’operato dell’ufficio di Piano e del percorso fatto, e solo dopo si sarebbe potuta valutare la necessità o meno di un nuovo incarico.
Ci auguriamo quindi che si sospenda l’incarico in attesa di una valutazione collegiale e pubblica della situazione del Piano Strutturale, alla luce del lavoro fatto e dell’esperienza maturata in questi anni, procedendo solo successivamente, nei modi e nei tempi decisi dai Comuni dell’area.

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