Che incubo passare da porta garibaldi

TIRRENO PISA; pagina VII
L’INTERVENTO di Anna Maria Rossi
Procedendo da via Garibaldi verso via Santa Marta si attraversano le mura in un varco che in condizioni normali non supera i cinque metri di larghezza, ma attualmente è ridottaameno di quattro.
Si tratta dell’antica porta Calcesana, oggi conosciuta come porta Garibaldi.
La strada è una delle principali vie d’accesso alla città dai comuni limitrofi dove vivono molti che studiano e lavorano a Pisa, ma abitano in zone più periferiche. Se per molti l’allontanamento dal centro è stato una scelta di vita, per molti altri la scelta è stata dettata da motivi economici, dato l’alto costo degli affitti nel centro storico.
Il flusso delle macchine e dei mezzi pesanti attraverso la porta è ininterrotto, ma nelle ore di punta si formano spesso degli ingorghi, anche per il passaggio degli autobus che effettuano le loro ferviate nel bel mezzo della via Garibaldi.
C’è anche un’intensa circolazione di ciclisti, nelle due direzioni, che prima e dopo le mura possono usufruire di una pista ciclabile che corre sul marciapiede sud dove, com’è prevedibile, si affianca, quando non si sovrappone, un percorso pedonale. Attraverso la porta c’è anche un discreto andirivieni di pedoni, persone di ogni età, frotte di studenti che vanno a scuola o all’università e perfino un viavai di mamme con carrozzine.
Se la strettoia che si viene a formare all’altezza della porta è sempre stata un problema, da alcuni mesi il passaggio è diventato un vero incubo.
Infatti, nell’ambito del Progetto Mura, sono state montate delle impalcature molto voluminose, che hanno ridotto notevolmente l’apertura già ristretta della porta, rallentando il flusso dei veicoli ma soprattutto mettendo a rischio l’incolumità di ciclisti e pedoni, che si devono buttare praticamente in mezzo alla strada per passare attraverso il varco.
La chiusura del cantiere è prevista per il maggio 2014, data che può sembrare abbastanza vicina, mala cosa più preoccupante è che i lavori di restauro delle mura sono fermi da parecchi mesi e non si sa quando riprenderanno.
Nel frattempo si potrebbe fare qualcosa per ridurre il rischio di incidenti?

(esponente di Una città in Comune)

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