Chi vuole il collasso della Società della Salute? Nella giornata di ieri, dopo quasi 4 mesi dalle recenti elezioni amministrative finalmente è stata nominata la Presidente della Società della Salute, che tra l’altro ha la funzione di coordinare l’ ttività di indirizzo, programmazione e governo con quella di gestione.
L’ingiustificabile stallo della nomina del legale rappresentante del Consorzio, dovuta a una partita tutta interna al Pd, non ha fatto altro che aggravare una situazione già pesantissima dal punto di vista economico del Consorzio: noi da soli la denunciamo da maggio, nel silenzio intenzionale e bipartisan dei sindaci e delle forze politiche di centrodestra e centrosinistra del consiglio comunale a Pisa.
La fase – lo ricordiamo- è drammatica: non è ancora stato approvato il bilancio consuntivo, non sappiamo a quanto ammonta la perdita dell’esercizio 2023, con un balletto di cifre su cui gli stessi Revisori dei Conti hanno richiamato la Sds, e non sappiamo di conseguenza quali sono le ricadute in termini di tagli ai servizi.
Su questo deve fare immediatamente chiarezza la Presidente Guainai, tanto più essendo stata in altro ruolo membro del Consorzio, dando spiegazioni e chiarimenti sul buco di bilancio. Per questo chiediamo che venga urgentemente a riferire nella commissione consiliare competente.
In questo quadro il sindaco Conti rilancia la proposta dell’uscita del Comune di Pisa dalla Sds, cavallo di battaglia della sua campagna elettorale del 2018. Si tratta di un fatto inaudito in quanto non esiste alcun atto di giunta e/o di consiglio che indica questo percorso, né nulla si dice al riguardo nello stesso programma di mandato del Sindaco. Ma non solo. Ricordiamo che nel 2019 lo stesso Comune di Pisa, spendendo 40.000 euro, ha commissionato uno studio alla prestigiosa Fondazione Zancan che, in tre corposi e ineccepibili documenti di valutazione della Società della Salute, ha dimostrato, numeri alla mano, come la propaganda della destra e di Conti di voler uscire dalla Sds allora come oggi sia una bufala, impossibile da un punto di vista tecnico, finanziario, del personale e quindi della gestione del servizio.
Ad oggi questo studio è assolutamente valido e fondato: non esiste nulla che lo smentisca e quindi a dire nuovamente delle falsità è il sindaco Conti. Anche questa volta però il fine di Conti non è ovviamente quello di uscire della Sds ma destabilizzarne il funzionamento.
Contro le mistificazioni noi vogliamo tornare a mettere al centro il vero problema: come denunciamo da sempre, da questa partita non se ne esce se non si aumenta la quota capitaria, tra le più basse della Toscana e non si sana la pesantissima situazione di bilancio. Noi pensiamo che i Comuni di centrodestra e di centrosinistra che fanno parte del Consorzio e che hanno bocciato la proposta di aumento della quota capitaria in tutti questi anni, pur essendo consapevoli delle conseguenze che sono ora sotto gli occhi di tutti, abbiano una pesante responsabilità sulla grave situazione attuale e sulle ricadute drammatiche del taglio dei servizi sulla cittadinanza più fragile.
Pretendiamo, come ribadiamo da mesi, chiarezza e di trasparenza: stiamo andando al collasso dei servizi e servono delle risposte pubbliche. Noi continueremo a chiedere l’assunzione di responsabilità di tutte le componenti del consorzio, a partire dal Comune di Pisa.
Per questo, abbiamo subito presentato un question time che si discuterà nel consiglio comunale del 19 settembre sulle gravissime dichiarazioni del Sindaco sulla intenzione di uscire dalla Società della Salute