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Chiusura del campo di San Marco, Una città in Comune: “Da due mesi il consiglio non può discuterla”
“Sono trascorsi ormai due mesi da quando è iscritta all’ordine del giorno una nostra interpellanza sul campo da basket in via di Piaggetta, nel quartiere di San Marco. Tuttavia ad oggi il Consiglio Comunale non ha ancora potuto discuterla, a causa della assenza sistematica del vicesindaco Ghezzi dalle sedute del Consiglio. Ripercorriamo le tappe di una vicenda che dice molto del modo di amministrare della giunta FIlippeschi, assolutamente diseducativo oltre che stupidamente repressivo. Nel giugno del 2014 l’amministrazione comunale decide di smontare e rimuovere i canestri dal campo di basket, che aveva visto crescere sempre più il numero dei suoi frequentatori. Il campo infatti era molto utilizzato, anche da ragazzi e ragazze provenienti da fuori quartiere, a causa del fatto che i campi da basket gratuiti e fruibili in città sono solo due: quello di San Marco e un altro a Porta a Lucca. La crescente partecipazione ha causato anche “problemi di rumore“ per alcuni abitanti adiacenti all’area sportivo-ricreativa. Al già presente rumore degli aerei che passano a pochi metri dai tetti delle loro abitazioni si è aggiunto col passare del tempo anche quello della “palla da basket”. A fronte di questa situazione l’amministrazione ha deciso di non svolgere la propria funzione; anziché avviare un percorso per risolvere queste difficoltà, ha scelto la strada più “semplice”: togliere i canestri. Noi pensiamo che la strada giusta fosse quella di un confronto con chi frequentava lo spazio per rendere possibile la convivenza del diritto al gioco con il diritto al riposo, trovando soluzioni condivise e regolamentando l’utilizzo dell’area nel rispetto di tutti. Ad ottobre del 2014 il CTP 4 avanza alcune proposte per la gestione del campo da basket, che però cadono nel vuoto. A gennaio il nostro gruppo consiliare, da sempre contrario alla decisione di chiudere il campetto, ha presentato una interpellanza per capire quali siano le intenzioni del Comune. L’unica cosa certa è che ormai un anno che quel campo da basket da luogo di aggregazione è diventato l’ennesimo spazio vuoto e lasciato a se stesso. In un quartiere scarsamente dotato di spazi di incontro e in cui non mancano criticità sociali, quel campetto rappresenta uno degli strumenti di lotta contro l’isolamento. Al contrario l’amministrazione Filippeschi sa solo agire in modo semplicistico e repressivo, distruggendo un luogo di socialità e di incontro e mandando ancora una volta un messaggio profondamente diseducativo”.
Una città in Comune
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