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Striscioni e volantini fuori dal Centrum dove Ferrucci presentava la candidatura regionale: “Noi non pagheremo il fallimento”. Al via petizione online.
PONTEDERA — Sit-in dei lavoratori della Città del Teatro di Cascina anche davanti al Centrum Sete Sòis Sete Luas, dove ieri pomeriggio, il capogruppo Pd Toscana Ivan Ferrucci stava presentando la sua candidatura per le elezioni regionali.
Striscioni e volantini per dire no ai licenziamenti, per richiedere un confronto fra consiglio di amministrazione aziendale e sindacati e per promuovere la petizione online a sostegno degli stessi lavoratori in sciopero ormai da giorni per la vicenda della Città del Teatro.
“Dopo l’ennesimo annullamento dell’incontro azienda sindacati – dicono – i lavoratori hanno avuto una sola strada praticabile, quella dello sciopero che certo, come ogni lotta, provoca disagi al pubblico e sui quali c’è chi cerca di speculare inquadrando chi sciopera in una lista di cattivi, che danneggiano l’immagine del teatro”.
Invece, secondo i lavoratori, occorre partire dal presupposto che un teatro deve rispondere di scelte politiche e amministrazioni poco lungimiranti, senza compiere ritorsioni sui lavoratori.
“È doveroso, prima di arrivare a qualsiasi licenziamento – sostengono – ispezionare a fondo il bilancio, il rapporto tra costi e ricavi determinato da ogni sezione di attività, le spese di gestione, le consulenze, gli oneri bancari. È in queste pieghe che si nascondono gli errori che portano ai buchi di bilancio. Se non si sanano questi errori, il buco tornerà. Non si può risparmiare sul lavoro, è facile, è la cosa che fa vedere meglio i numeri alle banche che devono concedere il mutuo – concludono – ma è un modo di mettere la testa sotto la sabbia. Il problema si ripresenterà, e sarà necessario un nuovo mutuo e nuovi tagli al personale”.