“Se ci siete battete un colpo”: questo l’appello che lanciamo al sindaco e all’assessore al Demanio di Pisa sul tema delle concessioni balneari. Domani si discuterà in consiglio comunale così il nostro question time per capire cosa intende fare il Comune, dal momento che dovrebbe essere già partito con la pubblicazione delle procedure di gara per l’assegnazione delle concessioni balneari.
Come sappiamo, infatti, le concessioni sono scadute il 31 dicembre scorso e la recente sentenza del Consiglio di Stato stabilisce che eventuali proroghe siano da ritenersi nulle. E quindi cosa succederà sul litorale pisano?
L’inerzia e il silenzio dell’amministrazione, come del Governo, su questo fronte ci preoccupa e crea un clima di incertezza che danneggia anche gli stessi operatori balneari e tutti quei soggetti che lavorano nel comparto turistico.
La nostra posizione invece è chiara. Noi chiediamo che le concessioni siano disciplinate attraverso regole nette e trasparenti. Chiediamo che sia garantito almeno il 50 per cento di spiagge libere. Chiediamo anche regole e tutela per i lavoratori del settore, la rinaturalizzazione degli arenili e una decisione per quanto riguarda i manufatti presenti sulle spiagge.
Sono mesi che parliamo di queste cose e invece siamo già alle porte della stagione balneare e l’amministrazione contnua ad essere latitante.
Per il momento abbiamo solo assistito alla farsa dei dati sulle mappatura a livello nazionale, ma anche comunale, quando durante l’ultima Commissione, l’amministrazione non è riuscita a formulare un numero preciso sulla superficie di costa data in concessione.
Oggi un gruppo di attivisti del Coordinamento nazionale mare libero ha guadagnato la prima pagina dei giornali portando all’attenzione pubblica il diritto di tutti e tutte all’accesso libero alle spiagge. Noi condividiamo e sosteniamo questa battaglia, perché il mare è un bene comune e non può avere padroni.
Una Città in Comune Pisa