martedì 26 giugno 2018 |
Testata: TIRRENO PISA |
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Oggi incontra prefetto e questore. Le strategie per la giunta: vicesindaco a Forza Italia
Per la Lega ora la prova dei nodi più difficili da sciogliere perla nuova giunta che amministrerà Pisa nei prossimi cinque anni
Sette temi, sette priorità. Usate come slogan in campagna elettorale, considerate punti di forza di una proposta che è piaciuta, ha convinto e ha vinto. Ora è il momento di metterle in pratica. Ottenuta la fiducia dell’elettorato Michele Conti da sindaco dovrà dare seguito agli impegni che si è preso con la città che qui sotto abbiamo voluto elencare: rinforzi per le forze dell’ordine, il no alla moschea, lo stop a Canapisa, la revisione delle politiche sull’accoglienza dei migranti, la revoca dell’ordinanza sui bus all’aeroporto, le risposte da dare ai bancarellai su piazza Duomo e ancora lo scioglimento della Società della Salute. Dalla piazza al Palazzo, dai comizi all’agenda del sindaco. Un “passo” non semplice sul quale verrà misurata dall’elettorato l’amministrazione comunale appena nata. Amministrazione che ha promesso il cambiamento e che da questi punti chiave intende cominciare.
LA SFIDA
PORTA A LUCCA
Cancellare la previsione urbanistica della moschea
Dopo la lotta al degrado e alla microcriminalità, quello sulla moschea è stato il principale cavallo di battaglia del centrodestra in campagna elettorale. «Evitare l’islamizzazione di Pisa», il mantra che ha accompagnato gli esponenti della Lega nella battaglia contro la realizzazione del luogo di culto a Porta a Lucca. Come agirà la giunta Conti per cancellare permessi a costruire e autorizzazioni già concesse per erigere la nuova moschea? Ma soprattutto, quale sarà l’escamotage amministrativo che la nuova giunta metterà in campo per far conciliare la “promessa” con le previsioni urbanistiche che vanno in direzione opposta?
SICUREZZA
Salvini batta un colpo per far arrivare i rinforzi
L’ex ministro dell’Interno Maroni (Lega) non rispettò il patto. L’ex ministro dell’Interno Minniti (Pd) non è riuscito a concretizzarlo. A capo delle forze dell’ordine c’è ora Matteo Salvini, il numero uno anche della Lega che ha promesso ogni intervento necessario per combattere la microcriminalità che attanaglia Pisa. Sarà la volta buona per inviare all’ombra della Torre i rinforzi che l’ex amministrazione per anni ha preteso e gli agenti che questura e prefettura da tempo attendono? Il centrodestra ha promesso in campagna elettorale di sbloccare rapidamente l’impasse. Spacciatori, “rissaioli” e malviventi inizieranno a tremare?
ACCOGLIENZA
Quella risposta in contrasto con prefettura e altri comuni
Come si comporterà la nuova amministrazione a trazione leghista sul fronte immigrati? Si ricorda che il Comune di Cascina si è già opposto al progetto di accoglienza Sprar (Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati) per il triennio 2017/2019 che vede in prima fila Prefettura e Società della Salute. «Non siamo contrari all’accoglienza degli immigrati con lo status di rifugiato politico – la posizione cascinese -. Ma per noi vengono prima gli italiani in difficoltà e poi gli altri. Finché non si normerà il fenomeno, con più certezza del diritto, non si vedrà mai la presenza del Comune di Cascinain certi progetti». E Pisa?
POLITICHE SOCIALI
IL CONSORZIO
Obiettivo liquidazione per la Società della Salute
Per quanto riguardale politiche sociali, il nostro programma del centrodestra prevede il superamento della Società della Salute. «Ora ci sarà da eleggere il nuovo presidente e questo sarà il primo passo in attesa della liquidazione del consorzio», è la posizione ribadita da Edoardo Ziello, segretario della Lega ed assessore al sociale di Cascina. In questo modo si avrà l’uscita del principale Comune del territorio dal consorzio. Una scelta confermata nell’ambito della revisione del sistema delle partecipate che la nuova amministrazione vuole attuare. E per la Sds è previstala messa in liquidazione.
LA MANIFESTAZIONE
ANTIPROIBIZIONISTI
La difficile promessa: evitare un’altra Canapisa
Sarà l’ultima edizione del Canapisa», annunciarono lo scorso maggio gli esponenti del centrodestra dopo la 18a parade antiproibizionista. Per la nuova giunta il banco di prova si presenterà la prossima primavera, con la nuova edizione della kermesse che richiama migliaia di partecipanti da tutta Italia, negli an ni diventata per la Lega e i suoi alleati il «simbolo di una città avvolta dal degrado e abbandonata a sé». Ora toccherà al nuovo sindaco lavorare per impedire lo svolgimento di una manifestazione che, come tutte le altre, è autorizzata dalla questura e che nemmeno le richieste parlamentari sono riuscite afermare. Né alimitare.
PIAZZA MANIN
I bancarellai pretendono certezze sui loro posti
Quale sistemazione per le bancarelle di piazza Manin con la nuova amministrazione comunale? Durante il dibattito organizzato dal Tirreno 1a Stazione Leopolda, Conti disse: «Questa storia nasce da lontano ed io credo che il loro posto naturale sia un accordo con l’Azienda ospedaliera per trovare una collocazione che sia duratura nel tempo». Il Comune non è l’unico soggetto in campo in questa vicenda, ce ne sono altri (a cominciare dalla Sovrintendenza) e una serie di vincoli da rispettare, oltre che difficili da aggirare. I bancarellai si aspettano molto dalla nuova guida di Palazzo Gambacorti.
AEROPORTO
CONTENZIOSO
L’ordinanza anti-bus è uno spinoso grattacapo
In soccorso della nuova amministrazione potrebbe arrivare la sentenza del Tar prevista per i prossimi giorni (probabilmente domani). Uno dei grattacapi più spinosi che il nuovo sindaco Michele Conti troverà sui tavoli di Palazzo Gambacorti è l’ordinanza che vieta l’arrivo degli autobus davanti all’aeroporto Galilei a favore del park scambiatore (lato Aurelia) del People Mover. La contrarietà all’ordinanza espressa in campagna elettorale dovrà adesso essere declinata in azioni concrete, accompagnate da soluzioni per cercare di far funzionare il Pisamover.