Ci sono arrivate diverse segnalazioni secondo cui a Pisa, come accaduto nei giorni scorsi a Lambrate, alcuni senza fissa dimora sarebbero stati denunciati dalle forze dell’ordine, per “violazione del decreto Coronavirus”.
Chiediamo al Questore di Pisa, al Prefetto e al Comandante dell’Arma dei Carabinieri di chiarire urgentemente la situazione. Ci auguriamo la smentita di tali provvedimenti, che mortificano la dignità di essere umani particolarmente vulnerabili, che dovrebbero ricevere l’aiuto e il sostegno dello Stato, non ulteriore umiliazione e persecuzione.
Da giorni ci ripetono giustamente, e noi stessi ripetiamo, che occorre stare a casa. Ma per restare a casa, bisogna averne una. Servono pertanto interventi sociali e politiche attive, soprattutto in fasi di emergenza sanitaria come questa, e non ciniche azioni inutilmente repressive.
Occorre trovare delle risposte che consentano il rispetto del Decreto ministeriale partendo proprio dai più deboli ed esposti: tutelare la loro salute significa anche tutelare la salute di tutta la popolazione.
L’amministrazione comunale deve attivarsi nel trovare soluzioni adeguate per queste persone, in termini di strutture abitative e servizi, partendo dall’utilizzo de patrimonio comunale, e più in generale pubblico e privato, ad oggi abbandonato. E’ necessario che i servizi per questa parte vulnerabile della popolazione vengano potenziati, sia nelle disponibilità numeriche che nei tempi dell’attività. Ovviamente garantendo ai lavoratori e alle lavoratrici di operare in tutta sicurezza.
Il nostro più sincero auspicio, in un momento così disorientante e difficile per tutti e tutte, è che la nostra città non si macchi di una vergogna come la denuncia dei senza fissa dimora. Sarebbe francamente troppo.
Diritti in Comune (Una Città in Comune, Rifondazione Comunista Pisa, Pisa Possibile)