Crisi maggioranza, il Pd nel dopo Landucci: “Nessuno spostamento a destra”

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Crisi maggioranza, il Pd nel dopo Landucci: “Nessuno spostamento a destra”

Francesco Nocchi e Andrea Ferrante commentano l’uscita dal gruppo consiliare Pd di Landucci, affermando che dalle motivazioni indicate dall’ex-Pd non ci sono riferimenti all’operato effettivo della maggioranza. “C’è un disegno per indebolire il partito”.
“Dalle motivazioni che leggiamo sulla stampa della scelta di Stefano Landucci di uscire dal gruppo e dal Pd, non emerge alcun rilievo specifico nei confronti dell’operato della giunta che dimostri come la maggioranza si sia allontanata dalla sua ispirazione originaria”. Così Francesco Nocchi, segretario Pd provinciale, ed Andrea Ferrante, segretario unione comunale Pisa, dopo l’uscita dal gruppo consiliare di Landucci. Il tema della rottura con Sel è ancora centrale, ma la linea dei rappresentati del Pd non cambia: “le dimissioni dell’assessore Danti appaiono motivate molto più da dissensi circa l’operato del Governo nazionale e della Giunta regionale che non dell’amministrazione comunale di Pisa”.
Se quindi “Danti e Sel fanno una scelta squisitamente politica, diretta a fare di Pisa un laboratorio della sinistra anti Pd, anti Renzi ed anti Rossi”, la perdita di un altro componente della maggioranza non comporta “alcuno spostamento a destra nella maggioranza del Comune di Pisa. C’è solo l’uscita unilaterale di Sel e di un nostro consigliere, eletto con Filippeschi e con il Pd”. Si configura così “un disegno che punta a dividere il nostro partito e, come dimostra l’intempestiva uscita di Landucci, a indebolire il Pd e la sua rappresentanza istituzionale, abbozzato in modo poco responsabile sulle spalle della città”.
Le scelte poste in essere dalle varie personalità e compagini politiche appaiono ai due rappresentanti Pd legittime, “ma in contrasto con l’esigenza di mettere al primo posto il funzionamento delle istituzioni nell’interesse dei cittadini”.

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