Abbiamo appena scritto al Sindaco la lettera riportata in calce che riguarda la situazione che stanno vivendo le famiglie, e i loro figli, dell’asilo nido San Biagio.
Le carenze di programmazione e di analisi dei bisogni sono note, ed esplose nella protesta dei genitori dell’asilo di San Rossore.
Cercando di mettere una pezza all’ultimo momento, Conti estende l’anno scolastico sia al San Rossore che al San Biagio.
Un provvedimento tardivo, soprattutto per le famiglie del San Biagio che, seguendo quanto indicato dal Comune, molte di loro avevano iscritto i figli in altre strutture, quelle strutture dove erano state de localizzate le educatrici del San Biagio.
Le famiglie oggi si trovano nella situazione di non sapere ancora dove le maestre dei loro bambini saranno chiamate ad operare e, nel caso si torni all’ipotesi San Biagio, si vedrebbero costrette a perdere la retta già pagata all’altra struttura prescelta.
Una confusione infinita e una scarsa attenzione all’importanza del percorso educativo e delle azioni di conciliazione vita-lavoro.
Non è accettabile che le famiglie paghino l’inefficienza della giunta, abbiamo chiesto al Sindaco di intervenire subito, visto che le iscrizioni scadono, la scuola è finita e le famiglie hanno il diritto di sapere dove e a chi lasciare i propri figli.
Proviamo imbarazzo per l’assessora Munno, che in un momento di difficoltà come questo non ha pensato ad altro che tentare di dare la colpa agli altri, in questo caso alla Regione, la quale si è vista costretta a smentire pubblicamente le dichiarazioni dell’assessora Munno.
Sarebbe stato meglio chiedere scusa ed adoperarsi a risolvere il problema. Ringraziamo il Sindaco di essersi a lei sostituito e aver cercato di mettere una toppa. Ora lo faccia anche per il San Biagio, e soprattutto, si faccia in modo che tali episodi non accadano di nuovo il prossimo anno.
Olivia Picchi – PD
Francesco Auletta – Una città in Comune
Al Sindaco di Pisa Michele Conti
e all’assessora Sandra Munno
Egr. Sindaco,
abbiamo seguito direttamente la vicenda legata alla svolgimento dei campi estivi all’asilo nido di San Rossore, alla quale si è aggiunta, con le stesse problematiche quella che riguarda l’asilo nido San Biagio.
Nell’esprimere soddisfazione per la risoluzione della problematica posta dalle famiglie dei bambini e delle bambine frequentanti l’asilo nido San Rossore, non possiamo esimerci dal sottolineare come questa vicenda manifesti tutta la carenza di programmazione e conoscenza dei bisogni dell’assessorato deputato. Imbarazzante il tentativo dell’assessora Munno di scaricare le colpe sulle Regione, costringendo la stessa a una smentita pubblica che non credo abbia precedenti.
La vicenda del San Biagio lo dimostra.
Ci riferiamo al fatto che, come richiesto dall’Amministrazione Comunale, le educatrici dell’asilo nido San Biagio sono state spostate al nido Pantera Rosa per lo svolgimento, appunto, dei campi estivi. Molte famiglie si sono viste costrette, per garantire la continuità didattica ai propri figli, a pagare l’iscrizione al Pantera Rosa, nonostante questo comportasse per loro disagio rispetto al consueto mantenimento del campo estivo presso la struttura del San Biagio.
Altre, unendosi alla giusta protesta dei genitori del nido di San Rossore, hanno chiesto al Comune di poter far rimanere i bambini e le bambine al San Biagio.
A questo è seguita la decisione della sua maggioranza di prolungare l’anno scolastico sia al San Rossore che al San Biagio, senza considerare che per quest’ultimo era presente la problematica della collocazione delle educatrici.
Le famiglie del San Biagio oggi non sono ancora a conoscenza se le educatrici, che hanno seguito tutto l’anno i bambini e le bambine, saranno al San Biagio o al Pantera Rosa.
Nel caso si opti per il San Biagio, come ci sembra di capire dal comunicato stampa, sorge il problema per coloro che hanno già pagato l’iscrizione al Pantera Rosa ai quali, vogliamo dare per scontato, questa amministrazione deve garantire il rimborso.
Certamente non possono essere le famiglie a pagare le inefficienze di questa Giunta a proprie spese e non è neppure accettabile che devono essere i cittadini e le cittadine a spiegare alla sua maggioranza l’importanza del percorso educativo, la necessità di strutture vicino casa e di tutte gli altri aspetti della conciliazione vita-lavoro.
I tempi sono molto stretti, visto l’approssimarsi della scadenza delle iscrizioni; per questo Le chiediamo di farsi carico del problema e di dare risposte alle famiglie entro la giornata di oggi onde evitare ulteriori disagi.
I consiglieri
Olivia Picchi
Francesco Auletta