Sosteniamo lo sciopero indetto da tutte le organizzazioni sindacali del trasporto pubblico e la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici di CTT Nord per il mancato riconoscimento del diritto al buono pasto causa Covid.
Questo caso è il sintomo ulteriore di una situazione di grande criticità che vi è all’interno dell’azienda, di cui i Comuni sono gli azionisti di maggioranza, e che si protrae da tempo su numerosi fronti per quanto riguarda il riconoscimento pieno delle istanze dei lavoratori e delle lavoratrici
Per questo siamo stati promotori anche in Comune di una serie di audizioni in Seconda Commissione di controllo e garanzia che stanno confermando le nostre preoccupazioni e le ragioni delle proteste dei sindacati. Prima fra tutto vi è il tema della sicurezza e delle manutenzioni di un parco mezzi dove quotidianamente si registrano problemi e disagi che si scaricano, come sempre, sui lavoratori e sull’utenza. Aver proceduto ad alcuni esternalizzazioni, che si sono mostrate per di più inadeguate, riducendo al contempo alcune funzioni interne, sono responsabilità di cui i vertici di CTT nord devono rispondere. Non è pensabile che ogni giorno diversi siano gli autobus, come denunciato dai sindacati, che sul servizio urbano non partono per problemi tecnici con ricadute negative sulla qualità del servizio fornito.
Ma al contempo pesantissime sono le responsabilità della Regione Toscana che con la scelta fallimentare della gara unica regionale, ad oggi dopo dieci anni ancora in alto mare, ha minato alla base la possibilità stessa di avere un trasporto pubblico locale efficiente, di qualità, che garantisca un servizio per tutte e tutti, comprese le utenze deboli, e che tuteli i lavoratori, e gli stessi enti locali.
Da sempre siamo stati contrati a questa gara e alla privatizzazione del servizio che vi era alla base. La procedura è da anni oggetto di costosi contenziosi, e su questa per di più si è aperta anche una indagine pesantissima della Procura di Firenze che vede coinvolti anche gli stessi vertici della Regione.
Serve un cambio di rotta urgente, tanto più che nella fase di pandemia che stiamo vivendo il trasporto pubblico è uno dei nodi più critici su cui è necessario investire e programmare per garantire realmente il diritto alla mobilità per tutte e tutti.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile