giovedì 31 maggio 2018 |
Testata: NAZIONE PISA |
Pagina: 9 |
UNA CITTA’ IN COMUNE ORNELLA AGLIOTI E LORENZO CARLETTI
«Cultura e tesori da valorizzare: la svolta»
«CULTURA assente o quasi dai programmi elettorali. Se il centro storico della città è ridotto a luogo di consumo e sballo, sfondo di eventi sporadici o cornice di promozioni commerciali, il cambiamento deve partire da qui, da una vera politica culturale. Noi pensiamo che il Comune debba anzitutto coinvolgere le principali istituzioni cittadine (Opera della Primaziale Pisana, Fondazione Palazzo Blu, l’Università statale, la Scuola Normale, etc.), mantenendo la propria autonomia. L’amministrazione deve cioè tornare ad avere una visione lunga e disinteressata per costruire sinergia e deve istituire una struttura stabile per la partecipazione
a bandi europei e il restauro di chiese e monumenti. Non si devono più verificare ritardi e silenzi scandalosi come quelli per il restauro di San Paolo a Ripa d’Arno e del complesso di San Francesco, né l’inefficacia della macchina amministrativa che ha fatto revocare centinaia di migliaia di euro già assegnati dalla Fondazione Pisa per molti cantieri di restauro. Sinergia significa, ad esempio, studiare la fattibilità di accordo con i proprietari per garantire la fruibilità del patrimonio artistico, creando lavoro di qualità: perché pisani e forestieri difficilmente possono visitare San Pietro in Vinculis con la sua cripta, le chiese di San Martino, San Zeno, San Francesco con la Sala Capitolare?».