Da domani al Polo Carmignani prende il via l’incontro nazionale “Un’altra musica in comune”

Scrivere un “nuovo pentagramma del comune”. E’ questa l’ambizione che hanno le liste di cittadinanza che si ritroveranno a Pisa da domani, venerdì 22 novembre, fino al a 24 novembre. Al Polo Carmignani si svolgerà una iniziativa assolutamente inedita, ma al tempo stesso capace di tenere insieme propositività e conflittualità radicate nei territori e una decisa voglia di cambiamento rispetto alle politiche di austerità europee che nel nostro paese assumono la forma delle larghe intese.
E’ questo il filo che esperienze molto diverse tra di loro proveranno a cucire insieme in questa tre giorni pisana:  da “Cambiamo Messina dal Basso” che ha vinto le recenti elezioni amministrative con Renato Accorinti alla “Repubblica Romana” di Sandro Medici; dalle tante città che hanno scelto, non a caso, l’espressione “bene comune” per caratterizzarsi come nei casi di Ancona, Imperia e Brindisi alle toscane “Sinistra per Siena”, “una città in comune” di Pisa e “Per un’altra città” di Firenze; fino ad arrivare ad “Appello per l’Aquila” e alle liste di Brescia e Feltre.

L’obiettivo è mettere in comune buone pratiche amministrative, per creare forme di cooperazione, per costruire risposte plurali ma collettive alla crisi economica, sociale e democratica che colpisce sempre più i comuni e i suoi abitanti, stretti tra i tagli agli enti locali e i vincoli feroci dei patti di stabilità. Nessun “partitino delle città” all’orizzonte ma l’ambizione di praticare e diffondere nel nostro paese una contagiosa “eresia amministrativa” per cui a decidere del futuro delle città non siano le clientele e i grandi interessi immobiliari, ma i quartieri e le comunità.

L’idea è quella di ribaltare la prospettiva con cui si è abituati a vedere “governati” i comuni, assumendo prioritariamente lo sguardo e i bisogni di coloro che più sono a rischio di esclusione sociale (migranti, bambini, precari, disoccupati, sfrattati, cassaintegrati, studenti e anziani), per trasformare le città in veri luoghi di incontro tra culture diverse, in cui tutte e tutti siano realmente “primi cittadini”.
La libertà e l’indipendenza dai “poteri forti”, a partire da quel trasversale partito del mattone che sta mangiando le nostre città, sono uno dei tratti costituenti di queste esperienze che a Pisa proveranno a mettersi in rete, avviando un percorso per coinvolgere anche tutte quelle esperienze sociali e politiche che stanno discutendo dell’eventuale candidatura alle elezioni amministrative del 2014.

La definizione di alternative concrete sarà al centro di questa tre giorni pisana: un appuntamento di “lavoro” per definire insieme delle campagne che da Nord a Sud, da Imperia a Messina, possano da un lato contribuire a migliorare la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini e dall’altro essere un fattore politico che incide sulle politiche nazionali.
Diritto all’abitare, gestione del territorio, utilizzo del patrimonio pubblico e privato abbandono, gestione dei rifiuti, scuola, beni comuni, trasporto pubblico, tassazione, bilanci sono i temi su cui si incentrerà il confronto per elaborare azioni e proposte da portare da subito dentro e fuori le aule consiliari in tutte le città.

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