Da studenti ribelli a palazzo Gambacorti

IL TIRRENO PISA, pagina VI (di Giovanni Parlato)
Negli anni 90 l’Università è stata palestra per i politici
Erano giovani studenti che scendevano in piazza, organizzavano cortei, occupavano le facoltà, cercavano di fermare treni e navi che trasportavano le armi a Camp Darby. I big si erano candidati alle elezioni studentesche all’università occupando posti di rappresentanza in organi importanti. L’impegno politico di allora in ateneo è continuato nel tempo fino a trasferirsi da Palazzo alla Giornata, sede del rettorato, a Palazzo Gambacorti, sede del Comune di Pisa.
I protagonisti di allora, infatti, li ritroviamo nella campagna elettorale in corso. Ciccio Auletta, candidato sindaco della lista “Una città in Comune” e di Rifondazione, Dario Danti capolista di Sel che sostiene Marco Filippeschi. Auletta e Danti hanno formato un sodalizio nella sinistra radicale per lunghi anni fino a quando le loro strade si sono divise. Ma l’università fece da palestra anche per Giuseppe Forte, assessore uscente, Andrea Ferrante segretario comunale del Pd, Antonio Mazzeo e Carmine Zappacosta.
Il fermento nasce nel mese di ottobre del 1993. Ciccio Auletta, arrivato da Catania, si è appena iscritto alla facoltà di Storia e passano pochi giorni che il giovane siciliano, alla guida dei Collettivi Studenteschi, occupala facoltà. Con lui c’è un altro studente fuori sede, il pugliese Nicola Fratoianni, attuale deputato di Sel e braccio destro di Nichi Vendola. Con loro c’è anche Sergio Bontempelli. Le occupazioni si allargano ad altre facoltà e l’aria della protesta si diffonde anche alle scuole superiori dove – si direbbe oggi – scende in campo Dario Danti che occupa il liceo scientifico Dini. Sono gli anni del governo Ciampi e la protesta prende di mira il ministro Jervolino: la finanziaria prevede tagli alla scuola e all’università.
Nel 1994 è anche l’anno del primo governo Berlusconi e, a ottobre, scatta una nuova ondata di occupazioni: a dicembre viene organizzata una manifestazione con ben 20mila persone che sfilano in lungarno. «Erano anni di manifestazioni e proteste continue – ricordaDarioDanti -. Tra il1995 e 1996 l’università venne nuovamente occupata contro il ministro Berlinguer del governo Prodi che aveva istituito le Scuole di specializzazione a numero chiuso finalizzate all’insegnamento».
Nel 1995 Auletta viene eletto in Senato Accademico e nel 1997 Danti prende il suo posto in quell’organo dove viene anche eletto Andrea Ferrante, studente di Ingegneria, in rappresentanza di Sinistra Per. Le elezioni vengono vinte da Ateneo Studenti, lista vicino a Comunione e Liberazione, e un suo rappresentate, Antonio Mazzeo, è eletto nel Comitato di gestione degli impianti sportivi (Cus).
Ciccio Auletta e Dario Danti, nel 1997, sono i leader dei Collettivi Studenteschi. Fra auletta e Danti nasce un forte sodalizio anche se con ruoli complementari: Auletta mantiene più i rapporti con gli studenti, mentre Danti è delegato a un ruolo più istituzionale anche se non abbandona le lotte sociali. «Abbiamo raggiunto importanti obiettivi – ricorda ancora Dario Danti -. Per esempio, abbiamo impedito all’ateneo l’acquisto di Villa Roncioni come sede di rappresentanza e impedito la realizzazione e l’apposizione nella Sapienza della lapide a Giovanni Gentile».
Nel 2003 il movimento organizza il “Train Stopping” con l’intento di fermare in entrata e in uscita le armi destinate a Camp Darby per la seconda guerra nel Golfo (contro Saddam Hussein). Cercano di bloccare i treni, le navi al porto di Livorno e di Talamone (con gomme di camion cercano di costruire una scala per arrivare fino in cima alla torre per issare labandiera della pace).
E nel 2003 nasce anche Rebeldia. Nel 2008, dopo la sconfitta della sinistra Arcobaleno, al congresso di Rifondazione si consuma la scissione tra Ferrero e Vendola. Il sodalizio si rompe: Dario Danti confluirà con quest’ultimo, mentre Auletta continuerà la sua esperienza con Rebeldia.

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