DASPO urbano, Auletta: “Porteremo in Consiglio l’annullamento di questo provvedimento inutile e discriminatorio”

Sono scaduti i tre mesi di sperimentazione del DASPO urbano, deciso dalla maggioranza PD-MDP all’atto di approvazione del provvedimento in Consiglio comunale. Che valutazione ne dà l’amministrazione? A giudicare dalle parole del sindaco Filippeschi, la soddisfazione sembra molta: “Abbiamo sperimentato, fra le prime città a farlo, una misura di contenimento dei comportamenti inaccettabili, che determinano degrado urbano in luoghi dove si manifestano criticità. Ci sono risultati positivi e si dimostra un’applicazione rigorosa e rispettosa dei diritti delle persone”.

Queste parole ci lasciano assai perplessi. Il primato rivendicato è triste: si tratta infatti di una misura che colpisce i poveri e non la povertà. Questa, per essere affrontata in modo serio e non demagogico, richiede azioni preventive, interventi socio-assistenziali, sostegno alle reti associative e di solidarietà, attenzione ai tanti bisogni dei cittadini in termini di vivibilità. Gli allontanamenti coatti vanno in tutt’altra direzione. Sono inefficaci, come si vede dai casi di recidiva, e soprattutto minano i principi dello Stato democratico di diritto. Non puniscono comportamenti illegali, già puniti dalle leggi in vigore, ma consentono all’amministrazione comunale di sanzionare in modo arbitrario e dunque discriminatorio alcuni comportamenti “non decorosi”.

Il sindaco dovrebbe spiegare in che modo siano stati rispettati i diritti delle persone coinvolte e quale sia il punto di equilibrio tra la ricerca del “decoro urbano”, concetto estetico e dunque soggettivo, e il diritto a una vita decorosa che spetta a tutti. Inoltre, dal momento che i dati sulla sperimentazione sono stati forniti dalla stessa polizia municipale che ha applicato il provvedimento, servono forme di controllo indipendente, democratico e popolare, sulle ricadute del regolamento sia sulle persone colpite che su tutta la città. Siamo convinti che gli allontanamenti coatti servano solo a “ripulire” alcune zone di Pisa, il suo “salotto buono”, a discapito del resto del territorio e delle periferie, lasciate a se stesse.

“A fronte di politiche del genere, rivendicate pure con orgoglio – attacca Ciccio Auletta, candidato sindaco della coalizione di sinistra formata da Una Città in Comune, Rifondazione Comunista e Possibile – con che coraggio PD e MDP agitano la paura che a Pisa vinca la Lega? Non sono stati proprio loro a sperimentare nella nostra città misure di chiaro stampo leghista?” E annuncia: “Il nostro essere nettamente alternativi sia al centro-sinistra che alle destre si vedrà fin dai primi atti di governo, quando porteremo in Consiglio comunale l’annullamento del provvedimento su allontanamenti coatti e DASPO urbano e proporremo vere politiche di inclusione, recupero urbano e lotta alle povertà”.

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