Sul finire del suo primo mandato il sindaco Conti con la sua Giunta ha provato a far passare nel silenzio un Piano di recupero della Caserma Artale del tutto inaccettabile che prefigura una speculazione vergognosa in uno degli spazi più significativi della città, adiacente all’area del Santa Chiara e del Giardino Botanico, e a due passi da Piazza dei Miracoli.
Ricordiamo che il progetto di un parcheggio multipiano, di un hotel studentesco e di un albergo, di un minimarket e di nuove abitazioni ha giustamente sollevato scandalo nel quartiere, in città e anche a livello nazionale. È inaccettabile che in un’area strategica della nostra città si porti avanti un progetto in completo contrasto con i bisogni di chi vive, lavora e studia nell’area, con le necessità sociali e culturali, con quelle che il cambiamento climatico e la pandemia ci hanno messo sotto gli occhi.
Mentre la Giunta Conti ha steso tappeti rossi alla proposta speculativa avanzata dal soggetto privato, non facendo informazione né tantomeno partecipazione, noi abbiamo proposto il laboratorio DEGENTRIFY PISA, su cui abbiamo ottenuto il finanziamento della Rete Municipalista Europea (EMN – European Municipalist Network).
Noi vogliamo che quello sia uno spazio per il diritto all’abitare, la cultura, la salute, la qualità della vita; che dia respiro alla città attraverso spazi verdi pubblici, che serva anche per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Soprattutto, vogliamo che siano le persone che vivono il quartiere e la città a scegliere cosa fare.
E proprio intorno a questo è stato costruito DEGENTRIFY PISA, che ha previsto tre appuntamenti di discussione pubblica e lavoro di gruppo per la riprogettazione.
Nei mercoledì del 14 e del 28 giugno alle ore 21, alla Chiesa Valdese, si terranno gli ultimi due appuntamenti del percorso partecipativo, da cui emergerà la co-progettazione della ex-Caserma Artale, che vogliamo risponda ai bisogni reali della comunità e sia quindi del tutto alternativa all’idea speculativa appoggiata dall’amministrazione.
Ma non ci accontentiamo di riprogettare l’Artale: per noi questo è anche un punto di partenza per cambiare l’urbanistica speculativa di tutta Pisa, in un’ottica diametralmente opposta a quella della gentrificazione e privatizzazione degli spazi pubblici che avvantaggia solo la rendita, cementifica la città e la rende inabitabile.
Per questo invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare al laboratorio di DEGENTRIFY PISA per preparare i contributi da inviare all’amministrazione per bloccare il piano di recupero del soggetto privato e proporre un progetto del tutto alternativo.
Una città in comune