Sono oltre le 600 le firme raccolte con banchetti e presidi in pochi giorni a sostegno della petizione contro la riduzione degli orari di apertura della Biblioteca comunale annunciati nelle scorse settimane dall’assessore Magnani.
Questa decisione viene giustificata dalla amministrazione come conseguenza dell’imminente pensionamento di buona parte del personale attualmente impiegato. Si tratta di una giustificazione inaccettabile in quanto i pensionamenti sono qualcosa di ampiamente noto e prevedibile, rispetto ai quali la giunta leghista non ha fatto altro che far finta di nulla senza prevedere né una soluzione concreta a breve termine, né un progetto a lungo termine.
Un simile atteggiamento non ha fatto altro che ricadere in maniera fortemente negativa in primo luogo sui lavoratori e le lavoratrici oggi in servizio presso la biblioteca e sulle centinaia di utenti che frequentano questo insostituibile spazio culturale della nostra città.
Non vorremmo che la riduzione degli orari si concretizzasse nell’equiparazione della Biblioteca ad un qualsiasi altro ufficio comunale, con la conseguente chiusura il sabato e l’apertura solo in alcuni pomeriggi.
La biblioteca comunale SMS è la biblioteca di pubblica lettura della nostra città. Non si tratta di un “museo di libri”, al contrario è un luogo vivo, accogliente, uno spazio d’incontro e di crescita, sia sul piano culturale, sia sul piano relazionale. La biblioteca pubblica si rivolge all’intera cittadinanza e deve essere considerata quindi un servizio universale e irrinunciabile, come la scuola o l’ospedale.
Per questa ragione è importante investire e trovare subito delle soluzioni con un orario di apertura il più ampio possibile, che vada incontro alle esigenze di chi lavora, di chi abita fuori sede e di chi ha pochi momenti liberi per frequentarla. Tutto ciò deve avvenire con un investimento sul personale e la piena tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, dei loro diritti e salari.
Chiediamo dunque che l’orario della biblioteca resti almeno quello attuale, senza alcuna riduzione, e che l’amministrazione si impegni ad ampliarlo, come già avviene in altre biblioteche civiche della regione.
Una biblioteca è viva solo quando è aperta: difendiamola!
Una città in comune