Condividiamo e facciamo nostre le parole della lettera aperta che chiede l’intitolazione di Piazza San Silvestro a Franco Serantini. Per noi e per tanti cittadini e cittadine di Pisa quella piazza porta già quel nome, si chiama già Piazza Serantini. È doveroso adesso che anche le istituzioni si prendano la responsabilità di collocare il nome del ragazzo anarchico morto in prigione sulle targhe toponomastiche della piazza del Collegio Thouar, dove una lapide e un monumento ricordano quella tragedia.
La città aspetta da cinquanta anni questo atto di giustizia, che ancora non è arrivato. Serantini è morto una prima volta nel 1972 per mano delle forze dell’ordine, picchiato e poi non curato. È morto una seconda volta nel 1975 per mano della giustizia italiana, quando ha archiviato la pratica che avrebbe istruito il processo per individuare i responsabili materiali della sua morte. Continua a morire per mano delle istituzioni locali che non concedono il nome della piazza come atto di parziale riscatto.
Faremo quanto possibile per portare in Consiglio comunale questa proposta, su cui si era in passato già espressa con parere positivo la Giunta, senza conseguenze. Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare alle iniziative in memoria di Franco Serantini, stasera alla Camera del lavoro e sabato ai cortei organizzati in piazza. La memoria e l’impegno sono fondamentali per comprendere gli eventi che hanno portato alla morte di un giovane che partecipava a una manifestazione antifascista e fare in modo che gli organi di sicurezza dello Stato vengano democratizzati.
Una città in comune