È quanto meno paradossale che la scusa invocata per questa chiusura al confronto sia stata la necessità di “fare presto” a fronte del fatto che Pisa è diventata, in questi mesi, la capitale nazionale degli sfratti. Che la situazione sociale fosse esplosiva era cosa ben nota, situazione molto peggiorata dalla decisione del governo Draghi di far riprendere dal 3 gennaio scorso gli sfratti con uso della forza pubblica, dopo la sospensione durante la pandemia. La giunta ha avuto ben 10 mesi per agire dopo la ripresa degli sfratti, ma si è limitata a riprodurre il meccanismo delle albergazioni, estremamente costose per le casse comunali e fonte di forti disagi per le famiglie, specie quelle con minori. In tutti questi mesi, né in Commissione né in Consiglio comunale la maggioranza e la giunta hanno proposto alcunché di concreto per garantire il diritto alla casa in questo gravissimo momento di crisi, aggravata dalla guerra e dal caro bollette.
Emergenza abitativa: maggioranza chiude a confronto coi sindacati sulle modifiche al regolamento per l’Agenzia casa
Nonostante gli annunci di confronto, ripetuti anche durante l’ultimo Consiglio comunale sull’emergenza abitativa, la maggioranza ha rifiutato in Commissione consiliare l’audizione urgente dei sindacati degli inquilini per discutere le modifiche al Regolamento per l’Agenzia casa. A quanto ci risulta i sindacati, che pure avevano sollecitato un rilancio su nuove basi dell’Agenzia, non erano informati delle modifiche al regolamento che, in meno di un’ora, sono state illustrate e approvate in Commissione.
Federico Oliveri, Diritti in Comune (Una città in Comune, Rifondazione Comunista)
Maria Antonietta Scognamiglio, vice-presidente Commissione consiliare Politiche sociali