Il bisogno abitativo in Italia ormai non è più preso in considerazione sotto il profilo del diritto alla casa, anzi, è letteralmente criminalizzato.
Le politiche nazionali del Governo Meloni, con l’approvazione dell’art. 10 del DDL sicurezza che porta le pene per chi occupa immobili o anche solo li detiene senza titolo da 2 a 7 anni, vanno esattamente in questa direzione.
Questa misura, lo diciamo da tempo, avrà effetti devastanti considerata l’assenza di politiche pubbliche per il diritto all’abitare e del taglio al contributo all’affitto e alla morosità con la cancellazione integrale da parte del Ministro Salvini del Fondo di 300 milioni di euro, mentre con le risorse di questo stesso Ministero si prevede lo stanziamento di 520 milioni per la realizzazione nel cuore del Parco di San Rossore e a Pontedera della nuova base militare.
Sotto questo profilo vogliamo oggi riportare i numeri del nostro Comune.
A Pisa, infatti, sono moltissime le famiglie e persone rimaste, pur avendone diritto, senza il contributo all’affitto: un sostengo indispensabile per non cadere nel vortice della morosità. Infatti con l’ultimo bando è rimasto escluso il 77%, cioè solo il 23% delle 941 domande ammesse ha visto accreditarsi il contributo affitto, con una distribuzione che ha favorito 200 aventi diritto in fascia A su 756 e 14 in fascia B su 185.
A seguito di un nostro quesito agli uffici comunali è emerso che per soddisfare tutti i beneficiari del bando 2023 sono necessarie ulteriori risorse pari a € 1.236.261,12 per la Fascia A e ulteriori € 255.043,50 per la Fascia B rispetto a quelle effettivamente stanziate.
Nella variazione di bilancio che verrà discussa nel consiglio comunale di giovedì 19 settembre a fronte di questa palese ingiustizia la Giunta Conti non ha messo un euro per integrare questo capitolo di spesa. Per questo abbiamo presentato un emendamento alla variazione di bilancio chiedendo intanto che vengano recuperati 150 mila euro da destinare a queste famiglie. Certamente si tratta solo di goccia in un mare di problemi.
I tagli, è vero, arrivano certamente dal Governo, che però ha lo stesso colore della maggioranza che governa a Pisa, ma, altrettanto si inseriscono in un panorama dove le persone non riescono più a trovare case perché gli affitti di durata diminuiscono sempre di più in favore delle locazioni turistiche brevi, mentre restano migliaia le case sfitte. Ma anche su questo fronte sia a livello nazionale che comunale non arrivano risposte, eppure le persone che abitano nel nostro territorio hanno diritto e urgenza di sapere.
Siamo di fronte ad una bomba sociale e serve un cambio di rotta radicale con interventi congiunti del Governo, della Regione e del Comune: un piano urgente e non più rinviabile per arginare il rischio di un ulteriore incremento della crisi abitativa soprattutto alla luce di una norma criminale come quella del DDL sicurezza che invece di punire la vera vergona -cioè lasciare le case sfitte- se la prende con le persone più fragili economicamente e criminalizzando il diritto ad avere una casa.