EMERGENZA CLIMA
Proposte urgenti per il dimezzamento entro il 2030 delle emissioni di CO2 a Pisa
Pisa, 27 settembre 2019
Mentre l’amministrazione leghista sembra disinteressarsi completamente della tematica, Una Città in Comune propone delle azioni concrete per il raggiungimento degli obiettivi indicati dagli scienziati dell’IPCC in termini di riduzione delle emissioni di CO2 (-50% al 2030, -100% al 2050).
Per passare dalle parole ai fatti non basta dichiarare l’Emergenza Climatica, ma occorre capire come si possa fare così tanto in così poco tempo, garantendo che le misure siano eque e non scarichino il peso del cambiamento sulle spalle dei più deboli.
I primi settori da affrontare sono la mobilità e la generazione energetica, fino ad arrivare alla piantumazione massiva di alberi in città.
Abbiamo prodotto un documento dove riassumiamo le nostre riflessioni e proposte con cui vogliamo aprire un dibattito in città affinché si cominci al più presto il percorso di riduzione delle emissioni.
Non abbiamo più tempo da perdere!
A che punto siamo
Il clima sta cambiando e la terra si sta scaldando: secondo le indicazioni unanimi del mondo scientifico internazionale è necessario mantenere l’aumento di temperatura, che comunque si verificherà, entro i 2°C, meglio 1,5°C. La sfida che abbiamo davanti è epocale e non ci possiamo permettere di perderla. Per vincere è necessario muoversi subito, a tutti i livelli, da quello internazionale a quello locale, e le città devono svolgere un ruolo da protagoniste.
Una Città in Comune dal 2013 porta avanti le istanze ambientaliste, ma ora è necessario fare di più.
Nella settimana dell’azione climatica abbiamo proposto una strategia per affrontare l’emergenza climatica a Pisa, in grado di ridurre le emissioni e adattarsi ai cambiamenti che stanno avvenendo e che saranno sempre più severi. La gravità della situazione e il poco tempo a disposizione impongono di concentrarsi sui settori che consentano di ottenere le maggiori riduzioni nel breve periodo e sulle strategie più efficaci. È necessario considerare quei settori in cui l’amministrazione comunale può intervenire con maggior incisività:
primo su tuLtti quello della mobilità, a seguire i settori che riguardano la sfera privata come il residenziale, il terziario e l’industria.
Nel fare questo dobbiamo tener presente l’equità sociale, per evitare che gli sforzi ricadano maggiormente sulle fasce più deboli, come avviene attualmente.
Alcuni dati: le emissioni a Pisa nel 2010
Fonte: PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) del Comune di Pisa
Le nostre proposte in sintesi
Obiettivo: ridurre le emissioni del 50% entro il 2030
Pacchetto mobilità
(Obiettivo: -18%, ovvero -110 tonnellate di CO2)
Obiettivo: azzeramento della mobilità privata a combus3bile fossile in ciEà in dieci anni!
Redazione del PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile). Progettare la nuova mobilità della città in chiave sostenibilità e equità. Prime misure estensione ZTL, anche alle periferie, chiusura di Ponte di Mezzo e Lungarni.
Ciclabilità. Realizzazione di Linea Alta Mobilità Ciclabile (LAMC): piste ad alta percorrenza,
larghe, con percorsi semplici, ben segnalate e aErezzate, per collegare periferie al centro e
tra di loro.
Trasporto pubblico. Inizialmente istituzione di linee di bus gratuite in alcuni orari e per alcune fasce (es. anziani e minorenni), Linea LAM circolare dei lungarni (privi di traffico). Finanziamento del trasporto pubblico a tassa e non a tariffa: tutti si paga in base al reddito e l’utilizzo è gratuito. Sviluppo del trasporto su ferro nell’Area Pisana e collegamento sostenibile con il litorale: studio di fattibilità del ripristino della linea tranviaria entro un anno.
Transizione all’elettrico. Individuare le struEure da dare in concessione per i servizi, progeL
di diffusione delle colonnine di ricarica, in PPP (Partnership Pubblico Privato). Servizio di car sharing ele@rico in ciEà, per dare modo di non penalizzare chi vive e lavora
nelle zone chiuse al traffico privato.
Piano speciale anche per la movimentazione delle merci delle attività commerciali, sia in
termini di fornitura che in termini di distribuzione al dettaglio, comprendente la logistica, i
magazzini, la gestione efficiente di orari e uso dei mezzi elettrici.
Pacchetto energia
(Obiettivo: -30% ovvero 186 tonnellate di CO2, suddiviso in tre macro aree residenziale, terziario e industriale, -10% da ciascuno)
Pannelli fotovoltaici diffusi, con investomenti pubblici e privati, semplificare al massimo la burocrazie
e diffondere le informazioni tra i professionisti.
Possibilità di installazione dislocata per chi non ha il tetto a disposizione: aree comunali o
private marginali e degradate da coprire con il fotovoltaico finanziato da chi non ha tetto a
disposizione.
Mappatura dei venti dell’area pisana in collaborazione con enti di ricerca al fine di
identificare le aree migliori per installare impianti eolici, e fare un pianori installazione.
Promuovere protocolli di intesa con i grandi soggetti privati: aree industriali a energia
pulita. Sconti sulle tasse locali a chi investe massicciamente nelle rinnovabili. Promozione di forme di aggregazione per suddividere gli oneri degli investimenti.
Assorbimen- di CO2 e adattamento
Salvaguardare le aree verdi del territorio limitando l’ulteriore espansione della città, stop al
consumo di suolo.
Riforestare una parte delle aree verdi intorno alla città e promuovere campagne massicce di
alberature nell’abitato.
Documenti
1) Emergenza Clima: dimezzare le emissioni a Pisa entro il 2030 (PDF, Documento analisi e proposte)
2) Allarme Clima – Proposte riduzione emissioni a Pisa (PDF, Volantino per manifestazione clima del 27-09-2019 a Pisa)
Articoli sullo stesso tema
Emergenza Clima: proposte per il dimezzamento delle emissioni di Pisa entro il 2030
Mentre l’amministrazione leghista sembra disinteressarsi completamente della tematica, Una città in Comune propone delle azioni concrete …