giovedì 24 maggio 2018 |
Testata: TIRRENO PISA |
Pagina: II |
I consiglieri regionali pisani chiedono l’intervento della giunta Rossi
PISA
Arriva in Regione il suono della sirena d’allarme dei sindacati e dei lavoratori del Gruppo Tim sul piano presentato dall’azienda che prevede solo a Pisa 98 dipendenti su 210 per i quali sarà fatta richiesta di casa integrazione straordinaria. E a rispondere alla richiesta di aiuto, in termini di attenzione da parte delle istituzioni locali, è il consiglio regionale che con una mozione presentata (e votata all’unanimità) dalla consigliera Pd pisana Alessandra Nardini, chiede alla giunta toscana di «farsi interprete delle preoccupazioni espresse dai sindacati e dai lavoratori del Gruppo Tim riguardo il piano organico prospettato dall’azienda e attivarsi con il competente Ministero affinché siano messe in campo tutte le azioni necessarie a salvaguardare diritti e professionalità dei dipendenti e qualità dei servizi offerti all’utenza.
«In Toscana la cassa integrazione straordinaria interesserebbe 1309 lavoratori su 2163 impiegati complessivamente dal Gruppo Tim – spiegano i consiglieri regionali Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni -, in particolare a Pisa sarebbero 98 su 210. L’entità del coinvolgimento rende più grave la situazione che sarebbe, ovviamente, critica anche se interessasse un numero ben inferiore di lavoratori. Si perché sono il lavoro e la professionalità che vanno tutelati e garantiti affinché si possa svolgere al meglio e con serenità la propria occupazione e, in questo caso, si continui ad offrire all’utenza un servizio importante come quello delle telecomunicazioni che sia di alta qualità. Per il territorio pisano il Gruppo Tim rappresenta una realtà occupazionale rilevante, dopo la provincia di Firenze è il territorio in cui sono impiegate il maggior numero di persone, seguiremo da vicino l’evolversi della vicenda e continueremo a mantenere alta l’attenzione della Regione».
«Ci eravamo già occupati in Consiglio regionale delle prospettive occupazionali del Gruppo Tim con una mozione del 2016 in merito al rischio di depotenziamento dell’azienda – proseguono – oggi siamo di fronte ad una situazione ancor più critica (il personale del Gruppo è sceso di migliaia di unità dal 2013 ad oggi) e crediamo sia fondamentale che le istituzioni facciano il possibile per individuare insieme all’azienda una soluzione positiva. Grazie ai colleghi che hanno sottoscritto e votato l’atto: diamo così un segnale importante che certamente la giunta saprà interpretare al meglio già in vista dell’incontro previsto per domani al Ministero».