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Le mafie in Toscana. Le mafie a Pisa
martedì 25 febbraio 2014, @ 21:00 - 23:00
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Martedì 25 febbraio alle ore 21
presso l’AULA R2 di PALAZZO RICCI – 1º PIANO (Facoltà di Lettere), via del Collegio Ricci 10
introduce Cristiana Vettori, Libera – Pisa
intervengono:
Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto
Renato Scalia, consigliere della Fondazione Antonino Caponnetto.
Emilia Lacroce, Libera – Pisa
Ciccio Auletta, consigliere comunale Una città in comune
Promuove: Una città in comune – http://unacittaincomune.it/
La criminalità organizzata in Toscana e a Pisa è una realtà purtroppo consolidata, nei confronti della quale occorre prima di tutto dotarsi di strumenti adeguati, sia nelle pratiche amministrative sia nella gestione delle operazioni immobiliari e infrastrutturali. Appalti al massimo ribasso, lavori prima affidati e poi revocati da parte del Comune (perché l’unica urgenza era evidentemente assegnarli per poi far finta di rispettare tempistiche spesso troppo ambiziose), subappalti: sono queste le pratiche che una amministrazione comunale non deve seguire affinchè si erga a primo argine contro eventuali ‘infiltrazioni’. Per queste ragioni, oltre alle richieste di chiarezza e trasparenza presentate alla Giunta comunale, la lista “Una Città in Comune” ha deciso di promuovere questo incontro per approfondire il tema.
<<Se fossi un mafioso verrei in Toscana, perchè il tema mafia ultimamente è divenuto fuori moda e parlarne rovina la reputazione delle città. Spesso si tende a minimizzare ed a non vedere. Anche, ma non solo, da parte politica.
Se fossi un mafioso verrei in Toscana, perché è un posto pieno di alberghi, ristoranti, turisti, con un notevole giro di denaro e delle bellezze paesaggistiche ed artistiche fuori dal comune, in grado di attivare investimenti senza fare troppo rumore.
Se fossi un mafioso verrei in Toscana a versare i rifiuti tossici perché è un argomento tabù… E quindi si può fare tranquillamente, perché prima che se ne possa parlare è possibile sversare in quantità.
Se fossi un mafioso verrei in Toscana a farmi cercare, per dare consigli utili e per investire i “piccioli”.
Se fossi un mafioso verrei in Toscana a comprar oro e ed aprire compro oro.
Se fossi un mafioso verrei in Toscana ad aprire centri scommesse. Il gioco piace anche ai toscani.>>
Salvatore Calleri