Capacità di penetrazione del Cromo superiore a 50 volte i limiti. Se per legge il cromo non può superare i 50 microgrammi i campioni prelevati ne contengono 2.683. Elevatissimo il livello dei solfati, 1.655 milligrammi per litro contro i 250 concessi.
Questi dati, ottenuti dai campionamenti disposti dalla procura di Firenze e affidati al geologo Balestri, sono stati pubblicati dalla stampa oggi e si trovano in una relazione che è stata trasmessa ai Comuni.
L’altro ieri il nostro gruppo consiliare aveva fatto una richiesta all’ufficio urbanistica e a quello ambiente per sapere se vi fossero aggiornamenti. L’ufficio urbanistica, proprio ieri, ha risposto di no; non abbiamo ancora ricevuto nulla da quello ambiente.
Questa mattina, anche alla luce di quanto comparso sulla stampa, non solo abbiamo risollecitato la richiesta per avere la relazione, ma abbiamo anche chiesto l’audizione urgente in prima commissione consiliare permanente del sindaco, degli assessori competenti e dei dirigenti.
In questi mesi, infatti, i lavori all’ex-Vacis sono andati avanti speditamente con tanto di inaugurazioni di spazi commerciali. La domanda quindi è: ora cosa accade? Per noi è prioritario avere un quadro chiaro della situazione, e che i cittadini e le cittadine siano adeguatamente informati/e sulla situazione. E’ necessario al contempo sapere quali interventi si intendono mettere in campo (a partire dalla bonifica) e con che tempi, a tutela sia della salute della cittadinanza sia del territorio e della falda acquifera. E’ indispensabile fare chiarezza su eventuali possibili danni alla salute visti livelli di inquinamento così alti.
Riteniamo anche necessario capire e accertare come i materiali contaminati siano arrivati in questo cantiere e in quello interno all’aeroporto, e se le stazioni appaltanti – in un caso si tratta del Ministero della Difesa – abbiano svolto tutte le verifiche al momento dovuto. Tutto ciò, a partire da una prima domanda che sorge spontanea: “quanto sono stati pagati questi materiali?” Infatti il prezzo è una possibile spia di allarme rispetto ad una situazione di potenziale irregolarità. Su questo chiediamo che venga fatta chiarezza.
L’inchiesta Keu ha rivelato un intreccio tra politica, affari e criminalità organizzata senza precedenti in Toscana. Un caso esemplare e gravissimo che ha continui aggiornamenti e che costringe ogni giorno di più a ripensare l’economia dei territori mettendo al centro criteri che negli ultimi 30 anni sono stati considerati veri e propri ostacoli al libero mercato: legalità, tutela del lavoro, solidarietà tra le comunità che vivono in un territorio, rispetto dell’ambiente.
Indagare e chiarire ogni aspetto è necessario per sapere bene cosa accade nel caso specifico e in tutti i territori coinvolti perché tutto questo non si si ripeta mai più.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile