Filippeschi ce la fa È vittoria al primo turno

L’UNITA’ TOSCANA, pagina 23
Riconferma per il sindaco uscente con oltre il 50%. Dopo di lui Mugnai (Pdl) col 12%. Grillo perde oltre 12 punti
Il centrosinistra vince a Pisa. Almeno secondo le proiezioni della coalizione intorno alla metà dello scrutinio, anzi stando alle sezioni pilota controllate e che darebbero la fotografia del risultato finale. Il sindaco uscente Marco Filippeschi sostenuto da Pd, Sei, Idv, In Lista Per Pisa e Riformisti per Pisa si attesta intorno al 54%. Un risultato che va ben al di là delle più rosee aspettative e che premia il buon governo della sua giunta negli ultimi cinque anni. Un dato netto, soprattutto nel divario con gli altri candidati (il secondo è Mugnai del Pdl che si ferma sotto il 12%) che spinge lo stesso Filippeschi a uscire allo scoperto intorno alle 19.30: «Credo e spero che si tratti di un dato ormai consolidato e ritengo che si tratti, per la distanza tra noi e gli avversari, di uno tra i migliori risultati del centrosinistra in Italia». Sorride anche il Pd che si attesta intorno al 38% e si conferma nettamente il primo partito pisano. Ma può sorridere tutta la coalizione, fatta eccezione per l’Idv che si attesta intorno ali’] % . Per il resto, almeno al momento in cui il giornale va in chiusura ma con dati sostanzialmente consolidati, Sei sfiora il 6%, In Lista per Pisa che fa riferimento al vicensindaco uscente Paolo Ghezzi supera il 5% e anche i Riformisti per Pisa vanno sopra il 4%. «A questo punto dello scrutinio e con uno scarto così grande rispetto agli altri – ha spiegato Filippeschi penso che il ballottaggio non sia più un’ipotesi in campo e di questo siamo molto soddisfatti. È un segnale per il centrosinistra che la buona politica può ripartire dalle città e dai territori». Infine, il primo cittadino uscente commenta anche il dato dell’affluenza alle urne, crollata del 24%: «Mi faccio interprete del disagio degli elettori ma penso che ciò possa essere dovuto anche alla mancanza di una proposta alternativa al nostro progetto di governo».
L’altro dato politico ineluttabile è la bocciatura della proposta di destra e grillini. La prima paga pesantemente dazio alle divisioni interne distribuendo più o meno equamente le forse tra i due candidati: Mugnai per Pdl, La Destra e Lega non va oltre il 12% e Diego Petrucci, fuoriuscito dal Pdl e fondatore di Noi Adesso Pisa (sostenuto anche da Fratelli d’Italia) sfiora il 10,5%. Il Pdl come lista intorno al 10% perde il 16% rispetto alle ultime amministrative e il 5% rispetto alle ultime politiche. Malissimo anche Valeria Antoni, la cittadina portavoce del Movimento 5 Stelle che raccoglie meno dell’11% dei consensi con la sua lista che si ferma al 9,5% e perde oltre 12 punti rispetto alle elezioni politiche.
Tra gli altri competitors del centrosinistra restano residuali le liste minori di Mario Biasci (l’ex Dc fondatore di Avvenire per Pisa), l’Udc di Carlo Lazzeroni, la lista dei giovani di Emanuele Guidi e il Pdci di Salvatore Montano che tutte insieme non raggiungono il 6%. Risultato, invece,tutto sommato soddisfacente per la coalizione della sinistra guidata da Francesco Auletta (Città in comune più Rifondazione) intorno all’8% e con la certezza di entrare in consiglio comunale forse con due rappresentanti. Per il resto le altre forze politiche rappresentate nella nuova assemblea cittadina a 32 seggi saranno quasi certamente Pd, Sei, Lista Civica e Riformisti (queste ultime potrebbero addirittura vedere crescere la loro presenza rispetto alla consigliatura appena terminata), Pdl, Noi adesso Pisa e MoVimento 5 Stelle. Naturalmente su preferenze e seggi occorrerà aspettare lo spoglio di voti assoluti e preferenze che però non modificano nella sostanza il risultato politico.

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