4 aprile 2014, FirenzeToday
Accordo per il passaggio delle caserme dismesse al Comune: in arrivo il decreto
Il reggente ha firmato con il ministro della Difesa Pinotti e il direttore generale dell’Agenzia del Demanio Scalera l’accordo per la valorizzazione delle caserme
Il trasferimento delle caserme dismesse ai Comuni sempre più vicino. Stamani il ministro della Difesa Roberta Pinotti era a Firenze, prima per partecipare al giuramento del corso ”Iris” della scuola militare aeronautica “G. Douhet”, assieme il Capo di Stato Maggiore dell”Aeronautica militare Pasquale Preziosa e il vicesindaco Dario Nardella; poi, proprio con quest’ultimo e il direttore generale dell’Agenzia del Demanio Scalera, ha firmato l’accordo per la valorizzazione delle caserme. Dando anche dei tempi certi. “Entro quindici giorni presenterò – ha detto il ministro alla Dire durante la firma del protocollo d’intesa – al consiglio dei Ministri un decreto con tutte le azioni per facilitare questo processo” .
“Al tempo stesso – ha continuato il ministro – l’idea è di avere una task force che dipende dal ministro direttamente, aperta per 12 ore al giorno per tutti gli enti locali interessati ai beni dismettibili, per rispondere ai problemi, ed evitare il rischio di avere dei rallentamenti. Ho già parlato con il presidente dell’Anci, Piero Fassino, perché’ ognuno dovrà metterci forza e velocità”. Secondo Pinotti, in futuro, si libereranno 385 nuovi immobili.
“Sono dei beni che non servono più alla Difesa che si sta trasformando – ha proseguito il ministro – che possono essere invece fonte di lavoro e di spazi di vivibilità, di ricchezza e crescita per questo Paese. Mettere in movimento questo patrimonio- ha aggiunto Pinotti- è prioritario, è un dovere patriottico”. Sulle linee guida del decreto, ha concluso, “ho il totale appoggio del presidente del consiglio, che aveva fatto di questo un punto della sua campagna per le primarie, ma anche degli altri ministri”.
L’idea del passaggio delle caserme dismesse ai Comuni non è una novità. E’ stato proprio l’ex sindaco Renzi, ora Primo Ministro, a ribadire più volte di voler destinare le strutture inutilizzate alla collettività. Dando così speranza, per esempio, alle giovani coppie che vivono in città.
Il candidato sindaco Pd Nardella, renziano doc, ha anche spiegato quali sarebbero le caserme su cui punta: “A Firenze le caserme sono 15 – scrive il vicesindaco – in gran parte in centro e molte delle quali inutilizzate e interdette ai cittadini perché chiuse da mura. Abbiamo studiato un piano per la loro destinazione: Gonzaga, Vittorio Veneto, Perotti, Predieri, Cavalli, per tutte è stata individuata la possibile destinazione residenziale, turistico-ricettiva o di concentrazione di funzioni statali. Su questo abbiamo già dato prova di efficacia trasformando l’ex carcere delle Murate in un complesso residenziale e culturale. Quella delle caserme a Firenze è un’operazione da 400 milioni di euro di lavori tra abbattimento e ricostruzione, che significa l’attivazione dello 0,8% di Pil e 6306 posti di lavoro connessi. Per invertire la rotta dobbiamo saper utilizzare ciò che già c’è. La rivoluzione di Firenze non finisce, voglio andare ancora più veloce”.