La Pisamo ha bandito, negli ultimi mesi, 5 gare per la gestione dei vari servizi di manutenzione e pulizia stradale senza ricorrere alla procedura di gara telematica, violando a nostro avviso le normative vigenti e, in particolare, quanto previsto dal Codice dei Contratti.
Abbiamo interrogato l’Amministrazione sui motivi della scelta di una procedura di gara con modalità cartacea, ma la risposta che ci è stata fornita, sulla base delle indicazioni di Pisamo, è stata che «nessun concorrente ha sollevato rilievi alle gare espletate», come se non sapesse che i rilievi sulla procedura potrebbero essere sollevati non dai concorrenti che hanno partecipato alla gara, ma da coloro che non vi hanno potuto partecipare perché non informati della loro esistenza, a causa della procedura di gara cartacea.
La procedura telematica, infatti, è stata introdotta dal legislatore proprio a garanzia della massima diffusione e conoscenza della gara e del suo iter, nonché a tutela delle norme sulla trasparenza e l’anticorruzione: la sua mancata adozione è quindi inspiegabile, tenuto conto che Pisamo è una società in house su cui l’Amministrazione comunale esercita un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi.
A ciò si aggiunge che non è in alcun modo chiaro come sono stati determinati gli importi a base di gara, in particolare per quanto concerne il costo della manodopera. Anche in questo caso la risposta fornita dalla amministrazione è stata assolutamente evasiva, con il solito ritornello secondo cui «non sono state promosse impugnazioni», come se l’operato delle Pubbliche Amministrazioni dovesse essere guidato dalle eccezioni di terzi, in questo caso successive alla decisione.
La questione del costo della manodopera è invece un tema delicatissimo e centrale, con ripercussioni su situazioni a più riprese denunciate dai lavoratori in servizio con l’attuale appalto con Avr, rispetto sia all’inquadramento contrattuale sia al pagamento di straordinari e altre attività: temi per i quali sono in stato di agitazione da oltre un mese.
La determinazione dell’importo a base di gara, poi, non può essere una mera scelta di convenienza e opportunità, ma una valutazione tecnica che tiene conto dell’andamento del mercato nel settore di cui trattasi, delle tecnologie che le imprese devono utilizzare nell’esecuzione del servizio, dal numero di dipendenti che devono essere impiegati, dal rapporto qualità-prezzi per ogni servizio, ecc.
Per queste ragioni, e alla luce dell’assoluta carenza di risposte, faremo una segnalazione all’ANAC e abbiamo chiesto al Segretario Generale di avviare urgentemente tutte le puntali verifiche sulle gare di Pisamo, in merito al rispetto del Codice dei Contratti e delle normative vigenti in materia di anticorruzione e trasparenza e, nel caso, di procedere alle opportune azioni a tutela della pubblica amministrazione.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile