Ghezzani fa la lista e corre da sindaco. I pretendenti ora sono 9

venerdì
11 maggio 2018
Testata:
NAZIONE PISA
Pagina:
6

SINISTRA ITALIANA

E’ UNA CORSA contro il tempo quella ingaggiata da Simonetta Ghezzani e dalla sua Sinistra Italiana per raccogliere le firme necessarie a presentare la lista elettorale che la sosterrà a sindaco alle elezioni amministrative di giugno. Da ieri la consigliera comunale uscente e i suoi sostenitori stanno raccogliendo le firme in città ma, ammette lei stessa, «questa è la prima sfida tutt’altro che semplice che dobbiamo sostenere prima ancora di presentarci al voto, ma stiamo lavorando pancia a terra». «La nostra ritengo comunque che sia stata una scelta coraggiosa – spiega Ghezzani – perché tentiamo di dare rappresentanza politica al mondo di Leu anche alle comunali. Al primo turno saremo alternativi a Serfogli, al Pd e al centrosinistra, poi siamo pronti ad avviare un dialogo al ballottaggio con l’impegno di rappresentare una proposta radicale ma non populista».

SE SINISTRA ITALIANA, che insieme a Mdp e Possibile alle politiche del 4 marzo aveva costituito il cartello di Liberi e Uguali con Petro Grasso, riuscirà a presentarsi ai nastri di partenza della tornata amministrativa saranno nove i candidati sindaco pronti a sfidarsi: oltre a Simonetta Ghezzani, ci sono Antonio Veronese con il suo Patto civico, Ciccio Auletta con la coalizione Diritti in Comune (Una città in comune, Prc e Possibile), Maria Chiara Zippel con «La nostra Pisa», Raffaele Latrofa con «Pisa nel cuore», Veronica Marianelli (Psi), Michele Conti per il centrodestra (Fi, Fdi e Lega), Gabriele Amore con il Movimento 5 Stelle e Andrea Serfogli con il centrosinistra (Pd, Riformisti, In Lista per Pisa e «con Danti per Pisa»). Salta agli occhi che la frammentazione colpisce il centrosinistra – con la scelta di Ghezzani diversa dalla «desistenza» di Fontanelli e Mdp – e rischia di indebolire la candidatura di Serfogli, ma anche il centrodestra con Latrofa, che ha sempre sostenuto di provenire da quel mondo politico e di guardare a quell’elettorato e almeno fino al ballottaggio rappresenterà un’alternativa a Conti. Guardano al bacino elettorale moderato e di destra anche Veronese (che pure spera di pescare anche tra i laici scontenti di centrosinistra) e Maria Chiara Zippel.

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