Gli esperti bocciano il raduno degli scout

sabato 14 giugno 2014, NAZIONE PISA Pagina:14

Gli esperti bocciano il raduno degli scout

Parere negativo di 5 dei 7 componenti del Comitato scientifico del Parco

UNA DENSITÀ record. Dodici volte quella del Comune di Firenze (3.620 persone circa per km2), oltre due volte la densità di Macao, quasi sei rispetto a quella di Singapore, sette per quella di Hong Kong che sono i posti più popolosi al mondo. «E senza poter contare sui grattacieli». Cinque dei sette componenti del comitato scientifico del Parco di San Rossore (compresa la presidente, la professoressa Giuliana Biagioli) “bocciano” a suon di numeri la route nazionale Agesci che porterà nella Tenuta 32mila giovani dal 6 al 10 agosto prossimi. Un documento – quello firmato da Biagioli (nella foto) insieme a Mariella Baratti, Alessandro Chiarucci, Simona Maccherini e Lorenzo Peruzzi (che rappresentano all’interno del comitato gli Atenei di Pisa e Siena e il Cnr) – che arriva dopo aver esaminato tutti i documenti inviati dalla Direzione del Parco. «Vogliamo sottolineare – affermano – lo stupore provato per aver appreso di un evento di tale portata ed eccezionalità dentro la Tenuta dagli organi di stampa e non dai canali ufficiali del Parco, del quale il comitato è chiamato ad essere il supporto tecnico-scientifico». Una mancata consultazione che, seppur corretta dal punto di vista delle procedure formali – affermano i membri del comitato scientifico – «non ha dato modo di acquisire pareri che avrebbero potuto indirizzare meglio lo studio di incidenza».
PRIMO punto contestato: la localizzazione dell’evento. “In sede di comitato scientifico si è chiesto lo spostamento in aree meno sensibili del Parco rispetto alle Tenuta di San Rossore, nella quale la sostenibilità era almeno dubbia. La richiesta non è stata accolta”. Nel mirino anche la valutazione di incidenza svolta dalla società Nemo: “Ha analizzato gli effetti ambientali del progetto esclusivamente sugli habitat e sulle specie animali e vegetali di interesse comunitario e regionale presenti Natura 2000 `Selva Pisana’. La Nemo non ha pertanto svolto uno studio di impatto su tutte le componenti animali e vegetali presenti nel sito, che esulavano dall’incarico ricevuto da Agesci, ma che pure occorrerebbe considerare”. Non solo: lo studio avrebbe “troppi condizionali”. “Si afferma ad esempio che gli impatti sugli habitat di interesse comunitario e regionale saranno temporanei e `presumibilmente’ reversibili in breve tempo…”.
I “CONTI” dell’invasione vanno poi avanti: “Se gli scout presenti alla Route rimarranno, come dovranno essere, confinati all’area loro assegnata, avranno ciascuno a disposizione 23 mq, ma in realtà molto meno di questa superficie, perché
occorre detrarre dallo spazio totale tutte le strutture logistiche. Viene anche detto che gli scout frequenteranno le aree boscate e altre aree naturali in gruppi di 25 persone che si riuniranno in aree libere da sottobosco. Dividendo 30mila scout in gruppi di 25 si ottengono ben 1200 gruppi: dove è possibile trovare tutto questo spazio, nei 74 ettari assegnati, anche prevedendo dei turni? E’ vero poi che non è previsto che gli scout giochino a pallone dentro la tenuta, ma neppure si può pensare – concludono i cinque membri del comitato scientifico – di trasformare ragazzi di quell’età in statue di sale”.

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