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I soldi non bastano, i supplenti scolastici saranno pagati a rate
Direttiva choc del ministero dell’istruzione agli istituti: «A dicembre saldate meta novembre, il resto nel 2015»
«Non ci sono più soldi, i supplenti siano pagati a rate». L’ordine a tutti gli istituti scolastici di fermare il pagamento delle intere spettanze dovute ai supplenti temporanei – circa 500 in Toscana – è arrivato martedì scorso attraverso una circolare del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur): le risorse trasferite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), spiega nella nota il Miur, non sono sufficienti a garantire il pagamento di tutte le supplenze brevi e saltuarie del personale docente, e per questo occorre individuare una nuova modalità di pagamento dei loro stipendi. «Una parte delle somme loro dovute – specifica nella circolare il Miur potrà essere liquidata già con la prossima busta paga di dicembre, mentre per la loro completa liquidazione si dovrà invece attendere il 2015». Una determinazione ministeriale che spezza sul nascere la speranza dei docenti precari di trascorrere le vacanze natali zie all’insegna di una minima serenità economica e che vede i presidi salire sulle barricate contro una scelta che obbliga le segretarie scolastiche a sforzi amministrativi straordinari per l’accertamento delle nuove buste paga.
Il testo della circolare del Miur. A dicembre siano liquidate le parti restanti di settembre e ottobre, assieme a una prima parte di novembre, mentre sia rimandato al 2015 il pagamento della seconda metà delle spettanze di novembre assieme all’intero mese di dicembre. Quanto ordina di fare a tutte le scuole la circolare del 16 dicembre del Miur: «Qualora fossero presenti – si legge nella nota del Ministero dell’Istruzione – sia data precedenza al pagamento delle spettanze non liquidate dei mesi di settembre e ottobre 2014». «Con riferimento ai contratti del mese di novembre – continua la nota – si potrà procedere a liquidare, in proporzione, una quota parte delle somme dovute fino a esaurimento dell’importo spendibile dalla scuola: le competenze della restante quota del mese di novembre saranno pagate assieme alle competenze di dicembre 2014 nell’esercizio finanziario 2015».
La denuncia della Cgil toscana. «Il Ministero dell’Istruzione attacca il segretario regionale della Flc-Cgil, Alessandro Rapezzi – conosce alle perfezione quali sono le necessità economiche dei singoli istituti per il pagamento delle supplenze temporanee, dal momento che sono questi stessi tenuti a comunicare tempestivamente tutti i contratti avviati: è grave che non siano state predisposte tutte le somme dovute scaricando così sui presidi la responsabilità di decidere chi e quanto pagare, aggravando poi ulteriormente le già difficili condizioni economico lavorative dei docenti precari».
L’auspicio della Cgil è quello di vedere il Mef decidersi di saldare al più presto il Ministero dell’Istruzione, per permettere così a tutti i supplenti temporanei di poter tornare a percepire con regolarità il proprio stipendio.
Scuole sul piede di guerra. Ciascun istituto, con le poche somme a disposizione che gli sono state trasferite dal Ministero dell’Istruzione, è tenuto a saldare, secondo il criterio della proporzione, tutti i supplenti temporanei. Se il liceo scientifico Rodolico di Firenze è stato così capace di pagare l’85% delle spettanze di novembre di tutti i propri supplenti temporanei, tale percentuale è scesa al 70% all’istituto comprensivo, sempre nel capoluogo toscano, Montagnola-Granisci, e al 65% alla scuola dell’infanzia, elementare e media, Strenta Tongiorgi di Pisa.