I venti punti della Rete delle Città In Comune

La Rete delle Città in Comune – venti punti programmatici per le amministrative

In una conferenza stampa stamattina a Firenze la Rete delle Città in comune ha presentato 20 punti di programma che la Rete “offre” in vista delle prossime scadenze amministrative come base per le liste che si stanno presentando in alternativa al centrosinistra, al centrodestra e al Movimento 5 stelle.

Alla Conferenza stampa sono intervenuti, fra gli altri :
Tommaso Grassi, Giacomo Trombi, Donella Verdi – consigliera e consiglieri comunali di Firenze Riparte a Sinistra
Paolo Sarti- Consigliere Regionale toscano di Sì Toscana a Sinistra –
Tiziana Nadalutti – candidata capolista al consiglio comunale di Pisa per Una Città in Comune
Alessandro Vigni – candidato sindaco al Comune di Siena per Sinistra per Siena e Potere al Popolo
Marina D’Altri Co presidente di Coalizione Civica per Bologna

20 PUNTI DI PROGRAMMA PER LE AMMINISTRATIVE DI GIUGNO (E OLTRE)

  1. contrasto in tutte le sedi all’applicazione e estensione del cd Daspo urbano e dei contenuti dei decreti Minniti Orlando da collegare con una campagna che contenga a tutto tondo “un’altra idea di sicurezza”
  2. costituzione nei territori di osservatori sul “razzismo istituzionale” (cioè su effettiva fruizione di degli accessi ai servizi, alla piena residenza dei migranti ecc)
  3. In tema di servizi pubblici locali: invertire la tendenza alla messa a gara dei servizi e ripubblicizzazione ove possibile.
  4. effettiva accessibilità ai servizi di trasporto pubblico (e possibile estensione, nella logica del cosiddetto sostegno al reddito indiretto) fino a giungere ove necessario alla gratuità
  5. monitorare e pubblicizzare effetti del ricorso al project  financing, al fine di interromperne l’utilizzo e quindi la spirale indebitamento pubblico/profitto privato
  6. Stop al consumo di suolo in ambito urbanistico, non come slogan ma con effettiva moratoria a nuove costruzioni e
  7. Favorire incremento di recupero e auto recupero(pubblico e privato)
  8. Recupero degli spazi pubblici (del comune e altri enti pubblici) in collaborazione con i cittadini e le cittadine, i comitati, le associazioni
  9. Modifica dello statuto degli enti locali con l’inserimento del TERRITORIO COME BENE COMUNE al fine di tutelare meglio il territorio stesso
  10. in tema di diritto all’abitare, auto recupero con scomputo dall’affitto e microcredito alle famiglie, garantito dall’ente locale per le ristrutturazioni
  11.  tassazione del “abbandono” , in particolare ai grandi proprietari, per favorire la messa a disposizione del patrimonio
  12. sostegno e rilancio della campagna “stop fiscal compact
  13. raccolta firme e iniziativa nei territori su LIP in particolare No Buona Scuola e legge costituzionale contro le modifiche apportate all’art 81 Costituzione (pareggio di bilancio)
  14. applicazione della sentenza della Corte Costituzionale che impedisce la sospensione di servizi pubblici essenziali a causa di vincoli di bilancio e cancellare da tutti i regolamenti e affini comunali le formule “salvo vincoli di bilancio”;
  15.  avere maggiore autonomia impositiva e una effettiva progressività delle tasse e imposte locali
  16. mettere sotto osservazione l’intervento del potere finanziario e bancario anche sulle scelte principali delle amministrazioni e sulla programmazione del territorio
  17. proporre una tassa di scopo per i grandi e medi patrimoni immobiliari sfitti (così da dare risposte all’emergenza abitativa), congelare il piano alinazioni immobili
  18. mettere in atto ogni azione – istituzionale e di mobilitazione – al fine di sviluppare la campagna “parità di salario a parità di mansioni
  19. promuovere campagna su comparazione fra servizi esternalizzati e interni (o re internalizzati) per evidenziare la negatività sotto tutti i punti di vista (economici, per i lavoratori, per la qualità del servizio) delle esternalizzazioni
  20. sui temi delle grandi campagne: fiscal compact, pareggio di bilancio, ecc. creare una sorta di visibilità mediatica anche tramite un fil rouge che possa essere simbolicamente rappresentato da un logo (che ne evidenzi conseguenze presenti e future)

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