Quattro anni fa il Comune di Pisa realizzò un centro di raccolta in via del Gargalone per servire i quartieri di San Giusto, Porta a Mare, CEP, La Vettola, San Piero. Tre anni fa la stessa opera pubblica, costata circa 300.000 euro, fu smantellata su richiesta di IKEA con l’obiettivo di spostarla in un’altra posizione: da allora i cittadini aspettano che l’opera sia nuovamente realizzata e nel frattempo devono attraversare la città per conferire correttamente i rifiuti ingombranti e speciali. Infatti nel frattempo la Sviluppo Navicelli che si doveva occupare, in base alla convenzione siglata con il Comune di realizzarla, è fallita e il Comune non ha potuto escutere le fideiussioni a garanzia dell’intervento perchè queste erano tossiche e non valevano nulla, come scoperto grazie al nostro lavoro di controllo e inchiesta.
In questi tre anni abbiamo presentato numerosi atti ispettivi su questo scandalo, ricevendo risposta da ben tre assessori: Sanzo (delega ai rifiuti), Serfogli (delega ai lavori pubblici), Zambito (delega all’urbanistica). Ma nonostante questo nostro impegno ad oggi ancora non è chiaro chi realizzerà e quando il nuovo centro di raccolta.
Come se non bastasse tutto ciò a rendere evidente il fatto che la giunta Filippeschi è incapace di governare la città, oggi si aggiunge un fatto ben più grave: la menzogna.
Nel corso dell’ultima interpellanza presentata dal nostro gruppo in Consiglio comunale sul tema, in cui chiedevamo se l’amministrazione comunale avrebbe proceduto allla gara per realizzare il centro di raccolta spendendo così due volte i soldi dei cittadini per la stessa opera (e prefigurando per di più palese rischio di danno erariale) l’assessore Zambito ha risposto che finalmente la situazione si era sbloccata: secondo la convenzione firmata a suo tempo tra il Comune e la Sviluppo Navicelli (2012) l’onere della realizzazione nel caso di fallimento della Sviluppo Navicelli (cosa effettivamente successa) sarebbe spettato ad IKEA. La giunta, sempre secondo Zambito, avrebbe provveduto ad avvisare la multinazionale svedese, e a breve sarebbe stato risolto tutto.
Peccato che pochi mesi prima il Consiglio Comunale aveva approvato una variazione di bilancio proprio per finanziare l’opera: possibile che nessuno si fosse accorto di una clausola tanto importante? Possibile che si siano impegnati soldi del bilancio quando doveva realizzarla IKEA?
Abbiamo fatto le verifiche del caso, anche con il Segretario Generale del Comune, e la conclusione è che quanto detto dall’assessore non è vero e nella convenzione non c’è nulla di tutto ciò. L’assessore Zambito ha deliberatamente mentito ai microfoni del Consiglio comunale per evitare di rispondere alle nostre domande. Questo fatto è gravissimo: la giunta non solo è incapace, ma indegna di governare la città.
Chiediamo al Presidente del Consiglio di stigmatizzare con forza questo atteggiamento dell’assessora che mente ai rappresentanti eletti dai cittadini, e all’assessora stessa di farsi da parte per palese inadeguatezza, visto che uno dei primi doveri di un amministratore pubblico è quello di dire la verità.
Una città in comune
Rifondazione comunista