Il Comune sfratta l’Unione Inquilini

In una città in cui il costo degli affitti uccide le famiglie e gli esercizi commerciali -figuriamoci le associazioni senza fine di lucro- l’amministrazione comunale manda una lettera in cui – senza la minima spiegazione – si annuncia l’intenzione di non rinnovare il contratto di affitto all’Unione Inquilini, che da qui a un anno si troverà quindi senza sede.
Ci chiediamo se l’opera dell’associazione – che fornisce supporto e sostegno a chi rischia di trovarsi senza un tetto sopra la testa- non sia considerata dal Comune sufficientemente meritoria da provare almeno a trovare un’alternativa che le consenta di continuare a lavorare. Ci chiediamo se una decisione del genere possa essere presa senza un minimo di discussione pubblica, e se le politiche di svendita del patrimonio pubblico della città possano ignorare e cancellare una storia di volontariato e partecipazione che va avanti da quarant’anni.
Per noi queste sono domande retoriche: l’Unione Inquilini non può essere sfrattata in questo modo.

Il comunicato dell’Unione Inquilini:

LE SVENDITE IMMOBILIARI DEL COMUNE DI PISA COLPISCONO ANCHE LA SEDE DELL’UNIONE INQUILINI
Abbiamo ricevuto dal Comune di Pisa una comunicazione formale con la quale la Dirigente della Direzione Partecipazione Servizi Demografici ci comunica “la volontà dell’Amministrazione di non procedere al rinnovo della locazione oltre la scadenza del 12/05/2015” e invita la “Associazione a voler rilasciare l’immobile entro la predetta data e a comunicare preventivamente a questa Amministrazione il giorno di effettivo rilascio, al fine di consentire la riconsegna delle chiavi in contraddittorio tra le parti mediante la sottoscrizione di apposito verbale di consegna”.
L’Unione Inquilini di Pisa, Associazione iscritta nel Registro Regionale delle Organizzazioni del volontariato, che dal 1975 difende nella nostra Provincia (con 4 Sezioni territoriali a Pisa, Cascina, Pontedera e San Minato) il diritto alla casa per tutti, si vede intimata dal Comune di Pisa una lettera di disdetta per finita locazione dalla propria Sede provinciale senza alcuna proposta di concessione di altra Sede, alla faccia di chi per anni ha supportato, e supporta, le migliaia di cittadini che hanno bisogno di assistenza per la compilazione dei periodici bandi ERP e per sussidi affitto pubblicati dal Comune, di chi assiste gli sfrattati nelle procedure esecutive, di chi fa parte delle Commissioni Comunali casa e di chi, con la propria attività gratuita di volontario/a, dà quotidianamente un supporto ai servizi sociali mediante la propria pluriennale esperienza professionale e pratica in materia locatizia.
D’altra parte l’attuale Amministrazione Comunale, per fare cassa, ha deciso di alienare alcuni immobili di sua proprietà, anche se essi sono occupati legalmente da famiglie indigenti o da Associazioni che si battono per il diritto all’abitare. In questo senso la storia delle ex Stallette insegna. In quel caso l’Amministrazione anni fa decise di sfrattare con la massima urgenza dieci famiglie residenti in via Nicola Pisano per trasformare le loro abitazioni in strutture di ricerca per attuare un assurdo e dispendioso progetto inserito nel PIUSS, progetto che attualmente è fermo ! Figuriamoci se ha scrupoli di chiedere il rilascio della Sede di una storica Associazione che supporta i senza casa, gli sfrattati e tutti coloro che hanno problemi abitativi !
Nonostante l’emergenza abitativa nella nostra città sia in forte, drammatica, crescita, la scelta dell’Amministrazione è sempre la stessa: la dismissione del patrimonio immobiliare pubblico. Invece di destinare le abitazioni comunali, comprese quelle nell’immobile di via del Cuore, a famiglie bisognose di un tetto sceglie di venderle al miglior offerente … sempre che ce ne sia, visto l’esito di altre alienazioni mai concluse, come ad esempio quella della Mattonaia.
L’Unione Inquilini, che non ritiene possibile alcuna esecuzione di sfratto se non viene data alla famiglia sfrattata una soluzione abitativa alternativa, non si fa certamente intimidire dal comportamento arrogante e burocratico degli amministratori comunali e, anzi, accetta la sfida. Che provino a sfrattare l’Unione Inquilini dalla Sede di Via del Cuore, regolarmente affittata dal Comune nel 2003, senza offrire in cambio un’altra Sede adeguata, come del resto prevede anche l’art. 54 (Promozione del volontariato) dello Statuto del Comune di Pisa ! Chi lotta da circa 40 anni per il diritto alla casa per tutti non ha certamente alcun timore di lottare per il diritto dell’Associazione a continuare a svolgere in una Sede idonea la propria “missione”, cioè a difendere dall’arroganza del padronato e dalla inefficienza delle Istituzioni le centinaia di famiglie con problemi abitativi che si rivolgono mensilmente alla nostra Sede di via del Cuore 7.

Avv. Claudio Lazzeri – Segretario Provinciale dell’Unione Inquilini Pisa

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