A Pisa inizia una nuova primavera. Una scelta ambiziosa e di speranza. Una Città in Comune e Rifondazione Comunista hanno deciso attraverso percorsi autonomi, pubblici e aperti, basati sul confronto dei contenuti, di partecipare, ognuno con una propria lista, alle prossime elezioni amministrative. Storie e culture diverse che in tutti questi anni hanno saputo condividere, anche con forme differenti, un’altra idea di città ben diversa da quella portata avanti dalle amministrazioni degli ultimi anni. La sinergia tra queste due esperienze diverse e autonome, una lista civica di sinistra e il Prc, non è quindi un’alleanza elettorale estemporanea ma l’esito dei tanti percorsi, esperienze, proposte e conflitti portati avanti da almeno un decennio a Pisa.
C’è bisogno di cambiare nettamente rotta rispetto al modello di città che si è strutturato negli ultimi anni, per cui rendita e speculazione sono diventati i motori principali dell’economia pisana. C’è il bisogno di ribaltare quella struttura economico-sociale, favorita dall’operato dell’amministrazione comunale, che non ha fatto altro che approfondire le distanze tra chi ha e chi non ha. Pisa è – come molte altre – una città sempre più colpita dalla crisi sociale ed economica. A questa crisi occorre dare delle risposte collettive, a partire da un nuovo modello di sviluppo economico ma anche culturale, che rimetta al centro altre economie e un’occupazione di qualità, le relazioni umane e sociali e i diritti di tutte e tutti.
Questi sono stati i problemi e le esigenze che ci hanno spinti a proporre alla città un’alternativa chiara, un’alternativa che vuole realizzare proposte concrete per la vivibilità dei quartieri e in generale per chi vive e lavora a Pisa e sente sempre di più le conseguenze della crisi sociale ed economica.
Questi sono i valori che ci uniscono e che trovano il loro fondamento nei principi costituzionali, vissuti come pratica, e non come vuota enunciazione. Sono per noi valori discriminanti: l’antifascismo, l’antirazzismo, la cultura della pace a quella dell’inclusione sociale. Al centro della nostra idea di città c’è tutto quello che può rendere realmente “ricco” un territorio urbano: la cooperazione e non la competizione.
Siamo espressione di una sinistra plurale, laica e meticcia, che in questi anni è stata propositiva, ma anche ferma nella denuncia del sistema di potere che governa Pisa. Diversi e cooperanti lanciamo un progetto aperto alla città che, come racconteranno le storie di chi compone queste liste, si fonda sulla democrazia e la partecipazione; un progetto capace non solo di riconoscere le differenze ma anche di valorizzarle e farne una pratica.
Per questo oltre il candidato a sindaco presentiamo anche una nuova figura per la nostra futura amministrazione: la co-sindaca. Riteniamo, infatti, che una buona amministrazione si fondi sul pieno riconoscimento delle differenze di genere.
Per noi non c’è un primo cittadino ma siamo tutti primi cittadini, sia coloro che sono residenti a Pisa e votano, sia quelle migliaia di cittadine e cittadini che vivono, studiano, lavorano a Pisa ma non possono votare e che invece devono poter godere pienamente di tutti quei diritti di cittadinanza che oggi invece sono loro negati.
La scelta che oggi facciamo è quella di andare contro corrente sia in questa campagna elettorale sia nel corso di tutta la prossima consiliatura. La nostra non sarà una campagna basata sulla personalizzazione della politica, sull’idea della singola persona al comando ma al contrario su un’intelligenza collettiva, aperta e plurale, capace di ascoltare e anche correggersi.
Una città di tutte e tutti, per tutte e tutti, da costruire insieme ogni giorno nei quartieri, nelle scuole, nelle periferie, nei luoghi di lavoro. La rappresentanza per noi è uno strumento, non un fine, e vogliamo subito sperimentare nuove forme di autogoverno e democrazia partecipata sulle grandi scelte della città. In queste settimane ci sono numerosi tavoli di lavoro che si stanno riunendo e a cui invitiamo tutti coloro che sono interessati al nostro progetto. Vogliamo elaborare un programma partecipato, anche a partire da quanto fatto in questi anni, ma soprattutto per indicare la strada concreta verso una Pisa diversa da quella attuale. Questi tavoli di lavoro, aperti a tutti, diventeranno per noi luoghi permanenti di confronto e di proposta durante tutta la prossima legislatura. Domenica 7 aprile a partire dalle ore 10, il circolo arci Alberone ospiterà una intera giornata di incontri dei tavoli e di confronto pubblico sul programma.
una città in comune
Partito della Rifondazione Comunista