«Il Pd non è più un partito di sinistra»

martedì
12 giugno 2018
Testata:
NAZIONE PISA
Pagina:
7

DIRITTI IN COMUNE LA COALIZIONE SFIORA L’8%. AL BALLOTTAGGIO NESSUNA INDICAZIONE DI VOTO
Auletta: «Il Pd non è più un partito di sinistra»
di ELISA CAPOBIANCO

Il messaggio che passa è che non c’è differenza tra Conti e Serfogli?
«No, i due hanno progetti diversi per la città. Progetti che, in caso di Serfogli, abbiamo già dimostrato di non condividere. Il Pd è stata la `brutta copia’ delle politiche del centrodestra. Quanto a Conti, la sua campagna si è fondata sull’odio, alcuni punti del suo programma non rispettano la Costituzione. Noi faremo opposizione al centrodestra, sempre. Dobbiamo riflettere tutti inoltre sull’affluenza: il 42% dei pisani non ha trovato una risposta politica tra le proposte di 22 liste. Il sindaco, chiunque sia, sarà quindi di minoranza».

Teme un governo leghista? «La marea verde, anzi nera, è arrivata anche a Pisa e questo ci preoccupa moltissimo. E la conseguenza di annidi cattiva politica a livello nazionale e locale».

TRE LISTE per una coalizione che è riuscita a conquistare la fiducia dei pisani: per la squadra di Ciccio Auletta il capitolo elezioni si chiude col segno positivo ma con un velo di tristezza.

«Diritti in Comune» sfiora l’8%. Auletta, soddisfatto del risultato?
«I numeri assoluti dimostrano che siamo in crescita e che i cittadini credono in noi come alternativa ovvero come unico polo a sinistra capace di competere con il Movimento 5Stelle in un quadro politico così dissestato. Su questo fronte il nostro è il miglior dato nazionale. Siamo l’unica forza a mantenere un profilo unitario».

Quindi non avreste potuto fare meglio? I sondaggi vi davano tra l’8 e il 10%
«Non abbiamo un nostro sondaggio di riferimento (sorride, ndr). La polarizzazione del voto, ha soltanto creato il deserto. I partiti di carattere nazionale ne sono usciti dissanguati con la Lega che ha trovato il voto utile della paura. Pd e 5Stelle ne hanno seguito l’esempio. Il Pd, del resto, non è più da tempo un partito di sinistra e lo ha dimostrato con le scelte degli ultimi dieci anni… Il nostro risultato è positivo perché conferma che un’alternativa esiste e che possiamo ripartire dal territorio. Nel futuro dovremo essere ancora più vicini ai quartieri. Purtroppo non abbiamo avuto le forze per essere ovunque e questo ha pesato. Il litorale è tra le zone più critiche».

Quanto al ballottaggio, darete un’indicazione di voto? «Non siamo proprietari dei voti e non c’è un pacchetto da spartire. Ogni cittadino sceglierà da solo».

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