Il tema immigrati fatto persona

IL TIRRENO PISA, pagina X (di Danilo Renzullo)
RIFONDAZIONE COMUNISTA Candidata una romena: c’è poca informazione sul diritto di voto
L’inclusione come risposta alla “questione” sicurezza. Adriana Paduraru, cittadina romena candidata indipendente nella lista di Rifondazione comunista, scende in campo per costruire una città inclusiva. Welfare e lavoro i punti principali della sua agenda politica. «Una delle mie battaglie principali sarà quella di assicurare la giusta informazione sul diritto di voto per i cittadini comunitari – spiega – A Pisa, infatti, manca una corretta informazione da parte del Comune. Su 1.446 romeni (la comunità straniera più numerosa a Pisa, nda) residenti nella nostra città, ad esempio, solo 16 sono iscritti all’ufficio elettorale. In totale solo 97 sono i cittadini comunitari iscritti all’ufficio elettorale». «Perché all’ottenimento della residenza il Comune non ha informato i cittadini comunitari di questo loro diritto? – si chiede Federico Oliveri, candidato per il Prc -. In questo modo il Comune ha privato dei diritti politici una parte consistente della popolazione pisana». L’inclusione passa anche dal lavoro, quello regolare. Paduraru, lavoratrice autonoma e studentessa di Lettere e filosofia, propone che il «Comune contribuisca alle spese delle famiglie che hanno bisogno di una badante ma che non sempre possono permettersi una “lavoratrice di cura” e, spesso, scelgono di assumerla in nero. Con un contributo, il Comune potrebbe assicurare legalità e un aiuto alle famiglie». Per favorire l’accesso al lavoro, Paduraru, da dieci anni residente in Italia, propone anche di aprire uno sportello di avvio al lavoro, con il ruolo di intermediazione tra chi cerca e chi offre piccoli lavori (anche stagionali) e dove italiani e stranieri possono trovare un aiuto senza «gli ostacoli burocratici che incontrano agli uffici del lavoro». Cinquantenne, madre di due figli, Paduraru porterà avanti la battaglia per «valorizzare le competenze e promuoverei valori degli stranieri» e chiede «la solidarietà di tutte le madri perché – dice – è arrivato il momento di occuparsi del presente e del futuro dei nostri figli».

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