In piazza il 27 giugno contro il razzismo

giovedì
21 giugno 2018
Testata:
TIRRENO
Pagina:
3

Appuntamento a Firenze. Da Sofri al l’attrice Dijana Pavlovic, già tante adesioni all’appello di Rossi e Nardella

FIRENZE

Adriano Sofri ha già accettato l’invito: mercoledì 27 giugno alle 6 del pomeriggio sarà a Firenze, in piazza Ognissanti per dire no al razzismo. Roberto Saviano ancora non ha risposto all’appello lanciato da Enrico Rossi, governatore dellaToscana, insieme a Dario Nardella, sindaco di Firenze. Un appello congiunto, rivolto al presidente della Repubblica, che è una risposta alla volontà del ministro dell’Interno Matteo Salvini di censire i rom e di chiudere i porti italiani ai migranti. «Salvini non può schedare le persone in base all’etnia, è and-costituzionale», ricorda Rossi. Né si può permettere di dire che «purtroppo non può espellere i rom italiani, perché è un ministro della Repubblica». Da qui il richiamo «all’insorgenza democratica» a sindaci, deputati, rettori, sindacati, ong, associazioni, giornalisti, intellettuali, da Gad Lerner a Enrico Mentana. Molti hanno già risposto alla chiamata, anche a scatola chiusa, ancora prima di conoscere la data del raduno in piazza, ufficializzato solo ieri pomeriggio. Tra questi Luigi Dei, rettore dell’università di Firenze, a fianco di molti sindaci: da Luigi Bellumori (Capalbio) a Camilla Bianchi di Fosdinovo, dal Comune più a Sud della Toscana fino alla Lunigiana, senza considerare Matteo Biffoni, presidente toscano di Anci, delegato nazionale all’Immigrazione per l’Associazione dei Comuni.

Fra i sostenitori della campagna “Insieme contro il razzismo” spiccano pure l’attrice Dijana Pavlovic, serba naturalizzata italiana, impegnata nella difesa dei diritti dei rom, e vari presidenti e rappresentanti di associazioni Rom in Italia.

Non mancano neppure i politici: l’ex ministro Vannino Chili, l’ex sottosegretaria all’Ambiente Silvia Velo, Bobo Craxi, Arturo Scotto, fino ad arrivare a una quarantina in poche ore. E anche l’elenco associazioni sostenitrici è lungo: Arci, Aned (l’associazione dei Deportati), Cgil (in varie declinazioni), Istituto storico della Resistenza e molte altre. Poi ci sono centinaia di cittadini che hanno già inviato la propria adesione alla mail “insiemecontroilrazzismo@gmail.com”. Un moto spontaneo perché – si legge in una nota della Regione – «la propaganda basata sulla discriminazione razziale ed etnica sta danneggiando l’Italia e la sua reputazione mondiale». Non per la Lega, però. Secondo Manuel Vescovi, capogruppo in Regione, Pd «e affini pensano solo «a salvaguardare gli immigrati e magari anche i rom (il censimento di questi ultimi viene fatto ovunque), mentre noi leghisti abbiamo come primario obiettivo quello di dare il massimo per il bene degli italiani. E questo appello alla mobilitazione ci pare fuori luogo. I toscani sapranno capire quali siano le reali motivazioni di questa illogica manifestazione di Firenze».

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