Un nuovo grave incidente sul lavoro ha riguardato nella giornata di mercoledi un operaio di 61 anni in uno dei cantieri più grossi ed importanti oggi attivi nella nostra città: quello del nuovo Ospedale di Cisanello. Siamo vicini al lavoratore gravemente ferito e alla sua famiglia e ci auguriamo che possa riprendersi presto e senza conseguenze.
Riteniamo però che occorra fare piena luce quanto prima su ciò che è accaduto e sulla dinamica dell’incidente affinchè non si ripetano mai più simili eventi. Chiediamo quindi chiarezza anche alla stazione appaltante sull’inquadramento dell’operaio che ha subito l’infortunio: per quale ditta lavorava? Si tratta di una ditta in appalto o subappalto? Che contratto aveva il lavoratore? Erano rispettate tutte le norme di sicurezza sul cantiere?
Purtroppo come dimostrano i recenti fatti di cronaca la questione della sicurezza sul lavoro è una vera emergenza nel nostro paese e i dati confermano drammaticamente che siamo davanti ad una vera e propria strage nei luoghi di lavoro. Anche nella nostra provincia, nel 2023 i morti sul lavoro sono in aumento, essendo stati 5 (da ultimo la morte dell’operaio Alberto Fontanelli avvenuta lo scorso 9 agosto al depuratore Aquarno di Santa Croce sull’Arno) rispetto ai 4 dello scorso anno: tendenza in aumento anche in altre province (ad esempio a Massa Carrara si passa da uno del 2022 a 3 di quest’anno), anche se a livello regionale si registra una diminuzione (da 46 a 32).
Questo trend in preoccupante crescita non è una fatalità ma il risultato della diffusa abitudine a ritenere la riduzione del costo del lavoro elemento strategico per la competitività e la formazione professionale (quando presente) è ridotta sempre più spesso al puro sostegno delle competenze necessarie per la produzione.
A questo si aggiunge che le trasformazioni dei rapporti di lavoro, e le politiche sul lavoro condotte in questi anni con un’esplosione di forme contrattuali sempre più flessibili, hanno fortemente indebolito la cultura della sicurezza: dall’impatto della precarizzazione, al sempre più frequente cambiamento di mansioni, al ricorso al lavoro in appalto e subappalto, all’irrompere di nuove forme di lavoro sempre più precarizzanti: il lavoratore precarizzato nelle nuove forme contrattuali atipiche sicuramente è in condizioni di minore tutela e di maggiore ricattabilità anche per quanto riguarda la sicurezza perché vive sotto la continua “spada di Damocle” del non rinnovo del contratto e della perdita del posto di lavoro.
E se da una parte la situazione degli infortuni, anche mortali, come già sottolineato, è andata ad aggravarsi, al contrario nel tempo abbiamo assistito sempre più allo smantellamento di quelle centrali che avrebbero dovuto presidiare la sicurezza sul lavoro.
Ricordiamo, inoltre, che nel 2021 fu approvata alla unanimità dal Consiglio comunale una mozione presentata dal nostro gruppo consiliare in cui si impegnava il sindaco e la giunta “ad avviare un percorso istruttorio per istituire un osservatorio comunale per la sicurezza nei luoghi di lavoro, che raccolga le informazioni per il monitoraggio dei livelli di rischiosità e promuova i valori della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro, anche attraverso iniziative pubbliche e campagne di sensibilizzazione e diffusione della cultura della prevenzione, al fine di dare un’adeguata informazione ai lavoratori e di prevenire le troppe morti”.
Purtroppo nonostante i nostri continui solleciti il percorso si è arenato per responsabilità della maggioranza di centrodestra. Da parte nostra, riteniamo, invece, che questa sia una assoluta priorità di cui anche l’amministrazione comunale si deve fare carico e per questo risolleciteremo urgentemente anche in questo nuovo inizio di consiliatura per dare seguito a quanto deciso dal consiglio per l’istituzione di questo Osservatorio. Al contempo abbiamo depositato in consiglio comunale negli scorsi giorni una mozione a sostegno della proposta di Legge di Iniziativa Popolare, promossa da Unione Popolare, che prevede l’introduzione nel nostro ordinamento del reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi e gravissime, alla stregua dell’introduzione del reato di omicidio stradale, realizzato attraverso l’introduzione dell’articolo 589-bis del CPP, nonché una serie di sanzioni nei confronti di coloro che deliberatamente violino gli obblighi di legge e provochino con il loro comportamento infortuni mortali e lesioni gravi per lavoratrici e lavoratori.