Il botta e risposta tra Letta e Conti sul tema delle infrastrutture per la Toscana, e più precisamente sulla primogenitura di alcune idee, ha i contorni del teatrino visto che Pd e Lega oggi sono insieme nel Governo Draghi, governo che sta decidendo come spendere i miliardi di euro del Recovery Plan.
In tutti questi anni centrodestra e centrosinistra hanno sostenuto – in un gioco di rimpalli e contraddizioni tra i livelli locali e nazionali poi sempre riassorbiti al momento opportuno per difendere gli interessi privati – sia il processo di privatizzazione del sistema aeroportuale toscano con tutti i prevedibili disastri che ciò avrebbe comportato per i lavoratori e le lavoratrici come oggi più che mai è sotto gli occhi di tutti, sia la realizzazione di una grande opera inutile e devastante come la nuova pista di Peretola, cercando in una continua rincorsa il sostegno di Corporacion America e dei poteri forti ad esso connessa senza tutelare, quindi, gli interessi pubblici e collettivi.
Noi da sempre siamo stati contrari alla realizzazione della nuova pista di Peretola e per questo abbiamo sottoscritto anche il ricorso al Tar che ne ha decreto la fine, chiedendo al contempo di utilizzare le ingenti risorse pubbliche destinate per quest’opera al potenziamento della linea ferroviaria Pisa-Firenze.
Da anni avanziamo queste proposte in una ottica cooperativa e solidale tra territori mettendo al centro la tutela dell’ambiente, del territorio, del lavoro e del diritto alla mobilità per tutte e tutti: temi che sono in aperto contrasto, nonostante i roboanti annunci, con le politiche concrete che Pd e Lega conducono a livello locale e nazionale.
Una città in comune