Premesso che il 7 agosto scorso è stato inaugurato un punto di informazione turistica (Info Point) in piazza Duomo – in locali messi a disposizione gratuitamente dall’Azienda Ospedaliera – punto di partenza del piano di gestione di Pisa – Walking in the City all’interno di uno dei progetti PIUSS, costato a Comune e Regione € 1.700.000;
Premesso che tale progetto prevede la promozione di “otto itinerari turistico pedonali per la visita al centro della città, supportati da totem multimediali, dalla rete wi-fi, e dalle targhe toponomastiche e pannelli informativi relativi ai principali siti d’interesse turistico”;
Ritenuto che tali itinerari turistici (organizzati per quartiere e non per emergenze monumentali o museali) sono assolutamente inadeguati per le esigenze turistiche, visto anche che i totem multimediali sono spesso fuori uso e che le informazioni risultano troppo di frequente errate, incomplete e non aggiornate;
Premesso che il punto informativo è gestito da una società privata, la Space S.p.A. di Prato, che si occupa di innovazione tecnologica dedicata al settore della cultura, del turismo e della promozione del territorio, in associazione d’impresa con altre realtà toscane (Inera, Telnet System e Jacini), e che nei prossimi tre anni queste ditte si occuperanno della gestione di tutto il nuovo sistema di informazione e accoglienza turistica pisano;
Tenuto conto delle professionalità presenti in città nel settore storico-artistico, archeologico, informatico-umanistico presso l’Università di Pisa, anche nella progettazione di percorsi turistici;
Si chiede al Sindaco e alla Giunta
quali siano i motivi dell’assegnazione di un simile progetto ad una associazione d’imprese informatiche, soprattutto alla luce del clamoroso malfunzionamento dei totem multimediali, riscontrato più volte dagli stessi organi di informazione locali.
una spiegazione sull’allestimento di un’area shop all’interno di quello che avrebbe dovuto essere un Ufficio di Informazioni Turistico, un luogo potenzialmente frequentato da milioni di turisti ogni anno, e si domanda chi siano i destinatari dei proventi.