Di seguito l’interpellanza al sindaco e alla giunta del comune di Pisa presentata dal consigliere di Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Possibile)
Interpellanza: Recesso del Comune di Pisa dalla Rete RE.A.DY
Tenuto conto della delibera di Giunta n.259 del 27 dicembre del 2018: ” Rete nazionale RE.A.DY. Recesso” con cui il Comune di Posa recede dalla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
Tenuto conto della lettera inviata dall’Assessore ai Diritti della città di Torino, Marco Giusta, a nome della segreteria nazionale della rete RE.A.DY al Sindaco di Pisa e alla Vicesindaca nel novembre del 2018 in cui si legge: “Pur rispettando la deliberazione dell’attuale Amministrazione Comunale al governo di Pisa quale scelta politica legittima, credo, sia utile, anche in riferimento alle dichiarazioni di commento pubblicate sul sito web dell’Ente, non diffondere notizie o interpretazioni inesatte circa lo scopo e le finalità della RE.A.DY, la cui Carta di Intenti, il documento costituivo della rete, è nata a Torino nell’alveo storico della nostra Costituzione e delle leggi internazionali sui Diritti Umani. Mi rendo personalmente disponibile ad un incontro con la Vice Sindaca stessa per approfondire il tema, convinto che la forza del dialogo debba sempre prevalere, nell’obiettivo fondamentale comune delle Pubbliche Amministrazioni di difendere i Diritti Umani di ogni persona. In caso contrario, mi vedo costretto a chiedere all’Amministrazione Comunale di Pisa di chiarire in misura inequivocabile alla Segreteria nazionale della RE.A.DY se intende recedere anche dalla rete RE.A.DY nazionale”.
Tenuto conto delle numerose proteste che a livello locale e nazionale vi sono state a fronte di questa decisione della amministrazione.
Si chiede al sindaco e alla giunta
- se la Vicesindaca e il Sindaco hanno risposto alla lettera dell’assessore Giusta, e nel caso quando e in che termini prima di decidere il recesso dalla Rete; o in caso contrario perché si è ritenuto di non rispondere e non incontrare il responsabile nazionale della Rete RE.A.DY;
- quali sono “le valutazioni per cui sono venute meno le motivazioni per l’adesione alla suddetta Carta”;
- se l’amministrazione ha stanziato per il 2019 risorse per campagne comunicative e/o progetti nelle scuole promossi da associazioni contro l’omofobia e la transfobia, e nel caso a quanto ammontano queste risorse.
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile