Considerato che le arbovirosi sono malattie causate da virus trasmessi da vettori artropodi (arthropod-borne virus, come per esempio zanzare, zecche e flebotomi) tramite morso/puntura. Al momento attuale si contano oltre 100 virus classificati come arbovirus, in grado di causare malattia nell’uomo. In Italia, gli arbovirus possono essere causa di infezioni sia importate sia autoctone e possono causare malattie con presentazioni cliniche diverse. Per questo motivo, le arbovirosi devono essere considerate nella diagnosi differenziale in caso di storia di viaggio all’estero o in presenza di nota diffusione sul territorio nazionale.
Considerato che in particolare la Dengue, una delle più frequenti arbovirosi, in Italia e in Europa, è presente principalmente come malattia di importazione associata a viaggi, ma casi autoctoni, ovvero non associati a viaggi in paesi endemici, sono stati rilevati a partire dal 2010 in Croazia, Francia e Italia (un focolaio si è verificato in Veneto nel 2020), con un numero di casi generalmente contenuti. Dal 1 Gennaio a Dicembre 2023 dal sistema di sorveglianza nazionale risultano 347 casi confermati di Dengue di cui 255 casi di importazione. Ma nel 2023 sono stati documentati contemporaneamente diversi episodi di trasmissione autoctona in tre Paesi membri dell’Unione Europea con oltre 100 casi segnalati di infezione umana: in Francia (43 casi in 8 cluster), Spagna (3 casi) e Italia (82 casi in 4 cluster)1.
Tenuto conto che dal 1 gennaio all’8 aprile 2024, al sistema di sorveglianza nazionale delle arbovirosi risultano: 117 casi confermati di Dengue (tutti associati a viaggi all’estero, età mediana di 42 anni, 50% di sesso maschile e nessun decesso); 1 caso confermato di Zika Virus (associato a viaggio all’estero, nessun decesso); 3 casi confermati di Chikungunya (tutti associati a viaggi all’estero, età mediana di 46 anni, 67% di sesso maschile, nessun decesso); 1 caso confermato di infezione neuro-invasiva – TBE (autoctono, nessun decesso); nessun caso di Toscana Virus1.
Tenuto conto che normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini. La malattia, può vere però anche manifestazioni più gravi manifestandosi come una forma di febbre emorragica e, in casi rari, risultare fatali.
Considerato che nei luoghi endemici la misura preventiva più efficace contro la Dengue consiste nell’evitare di entrare in contatto con le zanzare vettore del virus. Diventano quindi prioritarie pratiche come l’uso di repellenti, vestiti adeguati e protettivi, zanzariere e tende. Inoltre per ridurre il rischio di epidemie di Dengue, quindi, anche nei casi di importazione, il mezzo più efficace è la lotta sistematica e continuativa alla zanzara che funge da vettore della malattia. Ciò significa eliminare tutti i ristagni d’acqua in prossimità delle zone abitate, ed effettuare vere e proprie azioni di disinfestazione larvicida che riducano la popolazione della zanzara.
Si chiede al Sindaco e alla Giunta
Se nei casi prescritti dall’Autorità Sanitaria locale per quanto concerne i casi di importazione, al fine di evitare la diffusione di zanzara vettore, il Comune provvede a effettuare la disinfestazione larvicida nelle aree rientranti nel raggio oggetto della disinfestazione, sia pubbliche che private (quindi, ad esempio, giardini di pertinenza di case private o spazi condominiali, o anche di altri edifici pubblici pertinenti);
Se il Comune non esegue la disinfestazione direttamente in tutte le aree, si assicura che questi interventi vengano effettuati da soggetti privati (o anche altri enti pubblici) che rientrano nel raggio indicato.
Quale è il costo di un intervento di disinfestazione larvicida (esplicare modalità di intervento; aree considerate dall’intervento; prodotti usati).
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare