Interrogazione: Rilascio della cittadinanza italiana da parte del Comune di Pisa

La seguente interrogazione è stata presentata al sindaco e alla giunta del comune di Pisa dal consigliere Francesco Auletta (Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile)

Interrogazione: Rilascio della cittadinanza italiana da parte del Comune di Pisa

Visto che:

  • ai sensi dell’art. 1, secondo comma, del DPR 3 Novembre 2000 n. 396, il Sindaco è Ufficiale dello Stato Civile;

  • l’Ufficiale dello Stato Civile è competente a ricevere la dichiarazione di volontà per l’acquisto della cittadinanza iure soli, ai sensi dell’articolo 4 comma 2 e dell’articolo 23 comma 1 della legge 5 febbraio 1992 , n. 91;

  • l’acquisto della cittadinanza iure soli è disciplinato dal citato articolo 4 comma 2 della legge 91/92, secondo il quale «lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data»;

  • il Sindaco, nella sua qualità di Ufficiale dello Stato Civile, è tenuto esclusivamente a rispettare e a far rispettare le leggi vigenti, essendo la disciplina dello Stato Civile materia riservata in via esclusiva allo Stato Centrale, a norma dell’art. 117 della Costituzione;

  • lo stesso art. 117 Cost. attribuisce allo Stato centrale la competenza esclusiva anche in materia di attribuzione, concessione e riconoscimento della cittadinanza italiana.

Considerato che:

  • il tema dello ius soli – cioè della possibilità, per i minori nati e cresciuti in Italia ma figli di genitori stranieri, di essere riconosciuti a pieno titolo come cittadini – è fortemente sentito non solo dai diretti interessati, ma da una parte consistente dell’opinione pubblica democratica;

  • una corretta applicazione della normativa, oltre ad essere un obbligo a carico del Sindaco, si configura anche come una forma di necessario rispetto nei confronti degli italiani senza cittadinanza, in attesa che il Parlamento emani una norma più adeguata sul tema.

Si chiede al Sindaco e alla giunta

  • Quante sono state le domande di cittadinanza iure soli presentate da cittadini stranieri negli anni 2013-2018;

  • Quante sono state le domande di cittadinanza iure soli accolte dal comune di Pisa a fronte delle domande presentate nel periodo 2013-2018;

  • Quante sono state le domande di cittadinanza iure soli presentate da cittadini stranieri nel 2019;

  • Quante sono state le cittadinanze iure soli accolte dal comune di Pisa a fronte delle domande presentate nel 2019;

  • Quante sono state le domande di cittadinanza iure soli fatte da cittadini stranieri nel 2020;

  • Quante sono state le domande di cittadinanza iure soli accolte dal comune di Pisa a fronte delle domande presentate nel 2020;

  • Quante sono state le domande di cittadinanza iure soli presentate da cittadini stranieri nel periodo 1 gennaio 2021-31 ottobre 2021;

  • Quante sono state le domande di cittadinanza iure soli accolte dal comune di Pisa a fronte delle domande presentate nel periodo 1 gennaio 2021-31 ottobre 2021;

  • Come si è organizzato il Comune di Pisa per ottemperare alle disposizioni di cui all’art. 33 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 (convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 98), che obbliga gli Ufficiali dello Stato Civile ad informare per iscritto i minori nati e cresciuti in Italia, prima del compimento del loro diciottesimo anno di età, circa il loro diritto di chiedere ed ottenere la cittadinanza italiana;

  • Come viene attuata la disposizione di cui allo stesso art. 33 del decreto 69/2013, che consente di ottenere la cittadinanza anche a coloro che, per motivi indipendenti dalla loro volontà, non risultano residenti in modo continuativo sul territorio nazionale dalla nascita: i richiedenti vengono informati di questa possibilità? Quali mezzi di prova vengono accolti per consentire ai richiedenti di dimostrare la loro presenza continuativa?

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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