L’apertura del Presidente della Regione Giani alla proposta di Fratelli d’Italia e del Ministro Lollobrigida per le corse notturne all’ippodromo di San Rossore se confermata sarebbe l’ennesima follia del PD e del centrosinistra contro il Parco.
Si tratta di un attacco che da mesi la destra, anche durante la campagna elettorale, sta portando avanti contro la Tenuta di San Rossore.
Per questo chiediamo
che il Presidente Giani chiarisca subito e smentisca questa disponibilità della Regione su questa ipotesi.
Il ministro Lollobrigida ha invocato più volte la necessità di “togliere qualche vincolo che impedisce un maggiore sviluppo e trovare risorse per sostenere le grandi potenzialità” dell’ippodromo di San Rossore. Poi il consigliere regionale di FdI Petrucci vuole consentire l’utilizzo dell’ippodromo anche in notturna per allungare la stagione delle corse, relegando a “veti di un ambientalismo solo ideologico” i problemi ambientali che ne deriverebbero: ad esempio il fatto che le luci e le centinaia di auto che si riversano in Tenuta ogni volta che si svolgono questo tipo di eventi avrebbero un impatto devastante sulla fauna selvatica che, proprio nelle ore crepuscolari e notturne vede la sua massima attività.
Si tratta di una proposta politica inacettabilela fondata sulla idea per cui le norme di tutela degli habitat unici in Europa di San Rossore rappresenterebbero un limite allo sviluppo delle attività economiche ed in particolare dell’ippodromo.
Il Parco di San Rossore è da tempo in difficoltà per mancanza di adeguate risorse economiche ed umane, e avrebbe bisogno di un rilancio proprio a partire dai suoi beni più preziosi, la sua stessa essenza: ovvero gli ambienti naturali che lo compongono. Al contrario destra e PD, stringono questa strana alleanza nel volerlo mortificare a discapito di attività che poco hanno a che vedere con la sua missione fondante. Prima il Piano Integrato del Parco che minaccia di ridurre le aree tutelate e ora questa idea di portare attività di massa nelle ore notturne all’interno della tenuta di San Rossore
Ma fortunatamente il territorio non è a loro disposizione e quella idea è stata puntualmente rispedita al mittente: ci sono delle leggi, nazionali ed europee, che tutelano le aree protette. Ma non solo: c’è un’intera comunità che ha difeso e difenderà ogni volta che sarà necessario quella riserva di biodiversità e di bellezza custodita nel nostro parco.
Il problema vero di queste parole è che rappresentano l’arretratezza culturale di questa destra, che considera ancora la tutela dell’ambiente come un vincolo allo sviluppo, quando ormai tutti, a livello internazionale, hanno capito che è vero il contrario.
La Regione Toscana che posizione assume di fronte a tutto ciò?