La propaganda della Lega sulla uscita dei Comuni di Pisa e Cascina dalla SDS già costa 40 mila euro ai cittadini

Pisa, 7 ottobre 2019

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A proposito della paventata uscita dalla Società della Salute da parte dei Comuni di Pisa e Cascina su cui la Lega ha costruito un pezzo della propria campagna elettorale, non più tardi del giugno scorso, denunciavamo lo sperpero di risorse pubbliche, utilizzate da questa giunta a meri scopi propagandistici.

L’operazione – ricordiamo – era relativa alla decisione di dotarsi di uno studio di fattibilità per decidere se questo slogan ( l’uscita dalla Società della Salute) era praticabile nella realtà, oppure era solo fuffa.

Ebbene, la cialtroneria dell’attuale Giunta che promette una cosa in campagna elettorale e non sa neppure se si può mettere in pratica ha ora un costo quantificato, che ricadrà sulle spalle delle cittadine e dei cittadini

Infatti nello schema di convenzione, recentemente approvato, tra il Comune di Pisa e quello di Cascina la spesa per “decidere se è vantaggioso o meno” uscire dalla Società della salute ammonta a ben 41.000 euro.

In una cronica, preoccupante condizione di scarsità di risorse destinate alle politiche sociali e sanitarie, tutto questo è intollerabile e scandaloso.

Ancora più sconcertante è che la scelta di nominare un advisor, che secondo lo schema di convenzione dovrebbe fornire indicazioni “per la revisione ed efficientamento dell’attuale sistema dei servizi socio assistenziali e socio sanitari ” è rivolta ai soli comuni di Cascina e Pisa, che gestiscono tutti i servizi in forma associata con Calci, Vicopisano, San Giuliano , Vecchiano, Fauglia Orciano e Lorenzana.

Si conferma ancora una volta che le scelte dell’amministrazione Conti sono pure mosse elettoralistiche della Lega, che impongono un sodalizio con Cascina e con l’onnipresente Ziello, che più di tutti si è speso nella promessa di uscita dalla Società della Salute.

Tutto questo ovviamente non ha nulla a che vedere con i bisogni e la qualità dei servizi forniti alle cittadine e cittadini che invece dovrebbero essere il primo interesse di una amministrazione pubblica.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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